Il naso dei gatti, chiamato in termini tecnici anche "tartufo", è l'organo appartenente al sistema respiratorio. È anche l'organo dell'olfatto.
A volte secco, a volte umido, è un buon indicatore della salute del vostro gatto, e permetta anche di imparare qualche cosa in più sulla comunicazione con gli esemplari della sua specie.
Come tutti per gli organi, è necessario rimanere vigili sul loro stato perchè è soggetto a malattie che possono compromettere il respiro o il suo olfatto.
In questo articolo, vi accompagneremo alla scoperta delle diverse funzioni di questo piccolo organo, delle dritte per interpretare al meglio i segnali che possono trasmettervi, per finire con una lista di patologie alle quali è soggetto.
A cosa serve il tartufo del mio gatto?
Il tartufo del gatto, chiamato anche naso o "rinario", è la superficie senza pelo che circonda le narici. È costituita da una pelle pigmentata che può essere nera o rosa, ed è di forma conica.
Questo organo permette al vostro animale di respirare, ma anche di percepire i differenti odori nel suo ambiente e di comunicare con i suoi simili.
Effettivamente, gli escrementi del gatto (le feci e soprattutto l'urina) sono piene di feromoni, ed è per questo che generalmente il vostro gatto urina all'altezza del naso degli altri gatti, per marcare il suo territorio o semplicemente per segnalare la sua presenza attraverso la comunicazione olfattiva.
Se sono spaventati, felici o a caccia per esempio, i gatti secernono un odore diverso. L'odore che rilascia i feromoni un po' ovunque nell'ambiente del gatto gli permette di informare gli altri gatti della sua presenza, di dire loro "chi sono" e "che cosa stanno cercando".
È un organo molto importante dal punto di vista vitale, perché permette la respirazione, e dal punto di vista sociale, per i differenti messaggi che riesce a trasmettere e a ricevere.
Ma il naso dei nostri mici è spesso soggetto a differenti patologie che conviene saper identificare per poter reagire al meglio e il più prontamente possibile.
Perchè il naso del mio gatto a volte è secco ed a volte è umido?
Si sente spesso dire che se il naso del nostro gatto è umido allora è in buona salute. Ma non è sempre così.
Anche se un tartufo secco può essere sintomo di disidratazione o di febbre, non è necessario allarmarsi ogni volta che si nota. Secondo diversi veterinari, non è un indicatore sempre fidato. La temperatura del gatto è soggetta a diverse variazioni da un giorno all'altro, e a volte cambia di ora in ora, ed è perfettamente normale.
Il miglior modo per controllare la sua temperatura resta il termometro. Ricordatevi, la temperatura deve essere tra i 38° e i 39°.
Se avete ancora qualche dubbio, o se il vostro gatto ha altri sintomi della febbre, misurategli la temperatura e prendete appuntamento dal veterinario che saprà consigliarvi nella maniera più adatta.
Fonte : AnimOgen
A quali rischi è soggetto il tartufo del mio gatto?
Il tartufo del naso è il bersaglio di diverse malattie:
La rinotracheite virale felina
Questa malattia spesso paragonata a un semplice raffreddore è in realtà molto più pericolosa di quello che può sembrare. Può anche rivelarsi mortale nei gatti e nei gattini immunodepressi. Molto difficile da combattere, è anche molto contagiosa, e si trasforma in una vera e propria epidemia quando viene contratta negli ambienti con molti animali come i negozi di animali o gli allevamenti.
Ha un periodo d'incubazione di 2-3 giorni.
Colpisce l'apparato respiratorio superiore. Il gatto sembra affaticato, depresso, e gli cola il naso.
Il gatto, che detesta respirare dalla bocca, non riuscirà a servirsi del suo apparato respiratorio correttamente.
La distruzione delle mucose nasali può portare alla perdita dell'olfatto, che ha delle gravissime conseguenze sulla sua salute. In effetti, è grazie a quest'ultimo che il gatto sviluppa, tra le altre cose, il suo appetito. I gatti colpiti dalla rinotracheite tendono a mangiare di meno, fino ad smettere totalmente di alimentarsi nei casi più violenti. Il problema quindi si aggrava poiché l'animale deperisce.
La maggior parte dei casi, la trasmessa si trasmette attraverso la saliva, le secrezioni nasali o oculari. Ma può trasmettersi anche attraverso un batterio che rimane in vita per parecchie settimane su un angolo di tavolo, per esempio.
La criptoccoccosi felina
Dovuta a un fungo, è una malattia micotica.
I gatti la prendono inalando le spore contenute negli escrementi dei piccioni o nelle sostanze vegetali in decomposizioni.
I gatti sono più sensibili a questa malattia che i cani. Gli esemplari tra i 2 e i 3 anni di età sono compiti più spesso.
Questa patologia colpisce il sistema immunitario e si manifesta nei polmoni e nelle cavità nasali.
Il periodo di incubazione va da 2 mesi a più di un anno.
I sintomi clinici di questa malattia sono: la perdita di peso, la febbre, la fatica e a volte l'anoressia.
Possono anche sopraggiungere starnuti, sangue dal naso, secrezioni porulenti, rigonfiamenti, fino a una deformazione del muso.
Le cure sono lunghe (da qualche mese a qualche anno) e pesanti, e vengono utilizzati agenti antimicotici. A volte, è necessario un intervento chirurgico nelle zone più colpite.
Il carcinoma cutaneo spinocellulare
Si tratta di un tumore cutaneo maligno che presenta delle cellule cancerogene chiamate keratinociti.
Si manifesta principalmente dopo una lunga esposizione al sole (raggi ultravioletti).
Può presentarsi in tre forme: 2 forme di carcinoma cutaneo spinocellulare in situazione precancerogena la keratosi actinica (KA) e il carcinoma in situazione bowenoïde (CISB) e la forma cancerosa, il carinoma cutaneo spinocellulare in senso stretto (CE).
I gatti bianchi rischiano di contrarla 13 volte in più rispetto agli altri gatti.
Alcune razze, come il Siamese, il Persiano e l'Himalayano sono meno colpite da questa malattia.
Si manifesta sotto forma di placche, di lesioni squamose o croste sulle orecchie, sul naso e sulle palpebre.
Le lesioni sono localizzate sulle zone con meno pelo.
Si tratta di uno stato pre-canceroso che può essere guarito attraverso un intervento chirurgico (otectomia o criochirurgia).
Si può intraprendere anche un trattamento sintomatico (antibiotici, antisettici, ecc.) e una clausura totale dal sole.
Per prevenire, è consigliabile tenere i gatti più sensibili (quello a pelo bianco) dentro casa, e di evitare l'esposizione prolungata al sole.
Il tartufo del nostro gatto è un organo cruciale per il suo sviluppo, per il suo stato di salute generale e per la sua vita sociale. È importante quindi controllarlo ogni tanto perchè potrebbe manifestare sintomi riguardanti la salute del vostro gatto. In caso di dubbi, è fortemente consigliato rivolgersi a un veterinario.