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Uomo rischia reclusione per conchectomia su cani

By
Daniela

Un uomo residente ad Arcisate, in provincia di Varese, ha tagliato le orecchie ai suoi dogo argentini per dar loro un aspetto più aggressivo. Si tratta di una pratica chiamata "conchectomia", che fino a qualche anno fa era legale e molto comune su alcune razze di cani. Tuttavia, oggi questa pratica è considerata illegale e considerata una forma di maltrattamento animale.

La conchectomia non offre alcun beneficio all'animale e viene effettuata solo per motivi estetici, con l'intento di conferire al cane un aspetto più feroce. Tuttavia, questa idea è stata smentita dalla legge, che considera questa pratica una forma di tortura inutile e che può causare gravi problemi di salute al cane.

Secondo la legge, gli interventi chirurgici effettuati su animali da compagnia che non hanno uno scopo curativo sono vietati.

Secondo la legge, gli interventi chirurgici effettuati su animali da compagnia che non hanno uno scopo curativo sono vietati. Ciò include il taglio delle orecchie e della coda per scopi estetici. Inoltre, la pratica è stata vietata anche dalla Convenzione Europea di Strasburgo per la protezione degli animali da compagnia del 1987, ratificata dall'Italia nel 2010 con la legge 201 del 2010.

La conchectomia può essere pericolosa per la salute del cane, in quanto l'intervento chirurgico non è privo di rischi e può causare complicazioni come infezioni, dolore e infiammazione. Inoltre, l'asportazione delle orecchie può alterare il sistema uditivo dell'animale, rendendolo più vulnerabile a infezioni dell'orecchio e altre malattie.

Nel caso dell'uomo di Arcisate, il proprietario degli animali non è stato in grado di dimostrare che il taglio delle orecchie era stato effettuato per motivi sanitari, unica eccezione prevista dalla normativa. Durante una visita veterinaria, il veterinario ha segnalato i maltrattamenti ai carabinieri forestali, che hanno denunciato l'uomo.

In base alla legge italiana, chi viola il divieto di interventi chirurgici su animali da compagnia per scopi estetici può essere punito con la reclusione o una multa salata. Nel caso dell'uomo di Arcisate, egli rischia una condanna che va da 3 a 18 mesi di reclusione e una multa che varia da 5.000 a 30.000 euro.

Questa pratica è stata vietata non solo in Italia, ma anche in molti altri Paesi del mondo, come il Regno Unito, la Francia e la Germania. In questi Paesi, la conchectomia è considerata una forma di maltrattamento animale e può essere perseguita per legge.

In Italia, sono molte le associazioni animaliste che si battono per la tutela dei diritti degli animali. Queste associazioni hanno messo in atto molte iniziative per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla questione del maltrattamento animale e per promuovere una maggiore attenzione alla salute e al benessere degli animali da compagnia.

Inoltre, sono necessarie misure legislative più efficaci per proteggere gli animali e per punire chi li maltratta. Queste misure potrebbero includere sanzioni più severe per chi commette reati di maltrattamento animale, controlli più rigorosi sulle attività commerciali che coinvolgono animali, e programmi di formazione per gli operatori del settore che lavorano con animali.

Infine, è necessario un impegno a livello globale per proteggere gli animali e per promuovere la cultura della tutela degli animali. Ciò potrebbe includere la collaborazione internazionale per sviluppare norme e regolamenti più efficaci per la tutela degli animali, la creazione di programmi di formazione per i responsabili delle politiche pubbliche e l'istituzione di programmi di sostegno per le organizzazioni animaliste.