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Tragedia di Scilla: Lotta per la Sopravvivenza nel Fuoco

By
Daniela

Scilla, la puledra che aveva miracolosamente sopravvissuto agli incendi che hanno devastato alcune zone di Cefalù, ci ha lasciato. Questa giovane cavallina è stata il fulcro di un drammatico tentativo di salvataggio insieme ad altri animali, sul terreno di proprietà di Maria David, 42 anni, che ha tragicamente perso la vita nel corso di quest'impresa.

Gli eventi di ieri hanno segnato una svolta nella vicenda. Scilla è stata ritrovata con diverse ustioni sul corpo, ma c'era ancora speranza. Durante una prima visita del medico veterinario, il dottor Giuseppe Iannelli, sembrava che la puledra potesse farcela: aveva dimostrato la sua resilienza mangiando e bevendo, segni evidenti della sua determinazione a sopravvivere a quanto aveva vissuto. Purtroppo, stamattina, il dottor Iannelli e il proprietario Massimo, fratello di Maria, si sono recati sul luogo colpito dagli incendi a Cefalù e hanno fatto una scoperta devastante: Scilla era morta.

Scilla è stata ritrovata con diverse ustioni sul corpo, ma c'era ancora speranza.

Il dottor Iannelli ha condiviso le sue riflessioni su questa tragica perdita: "Eravamo d'accordo che l'avrei stabilizzata sul posto perché il trasporto sarebbe stato un ulteriore stress che lei non avrebbe potuto sopportare. Sono profondamente addolorato, non mi aspettavo di dovervi dare questa notizia." Ha spiegato che ieri la cavalla sembrava essere in buone condizioni generali: "I polmoni non erano in cattive condizioni, mangiava, beveva, aveva un battito regolare, aveva defecato e urinato. Niente faceva presagire la sua morte."

Tuttavia, Scilla ha subito un grave danno sistemico a causa dello stress immenso che ha affrontato durante l'incendio. Aveva ustioni su tutto il corpo, e lo stress ha causato anche il distacco degli zoccoli, un segno preoccupante di laminite extra-acuta. Questo tragico epilogo rappresenta una testimonianza della devastazione che gli incendi hanno inflitto a questa giovane vita e alle persone coinvolte nel suo recupero.

Ilaria Fagotto, presidente della Lega Antispecista Italiana Guardia Nazionale (LAI), ha commentato con dolore: "Nella vita, ci sono animali che riusciamo a salvare e altre volte no. Questa volta, purtroppo, non ce l'abbiamo fatta. Come sempre, l'ultima parola spetta al Creatore. Ora Scilla è in cielo con Maria, e ci auguriamo che stia giocando felicemente con lei."

Questa storia toccante ha scosso la comunità e rafforzato l'importanza della protezione degli animali e della lotta contro gli incendi boschivi. Gli sforzi coraggiosi compiuti per salvare Scilla e altri animali in pericolo rimarranno un tributo alla resilienza degli animali e alla dedizione umana.

In questa tragica vicenda, è emerso un importante messaggio: dobbiamo fare di più per prevenire incendi devastanti come quelli che hanno colpito Cefalù. La conservazione dell'ambiente e la tutela degli animali devono diventare una priorità assoluta. Solo attraverso la collaborazione e l'impegno continuo potremo sperare di evitare ulteriori tragedie come quella di Scilla e Maria.

Sono giorni come questi che ci ricordano quanto sia cruciale proteggere il nostro pianeta e tutti gli esseri viventi che lo abitano. La storia di Scilla sarà un monito costante per tutti noi, affinché possiamo lavorare insieme per un futuro in cui simili tragedie siano solo un ricordo doloroso del passato.