Dominga, un'orsa del Perù, ha conosciuto la solitudine.Dominga viene strappata alla foresta Amazzonica dai bracconieri con la sorella quando è ancora giovane. Abbattuta la madre, le due orse sono state catturate per essere rivendute nei circhi.
Fonte: Animal Defenders International
Le autorità peruviane intercettano i bracconieri e recuperano le orfane, ma purtroppo il loro salvataggio si è rivelato un'arma a doppio taglio. Troppo piccole per essere rimesse in natura, Dominga e la sorella vengono date in custodia a uno zoo situato nelle Ande.Nonostante il parco faccia il possibile per permettere alle orse di sentirsi a casa, come spiega Jan Creamer, presidente dell'associazioneAnimal Defenders International (ADI), resta inadeguato a soddisfare le necessità della coppia.
Fonte: Animal Defenders International
Jan continua:
Non c'era nessuno altro posto in Perù dove collocare questi animali. Allora, Dominga e la sorella sono state inviate in questo piccolo zoo, tra le montagne. Purtroppo, tale ambiente non corrisponde al loro habitat naturale.
Fonte: Animal Defenders International
Nelle avversità, le due sorelle possono contare l'una sul sostegno dell'altra. Poi, a causa di un tragico incidente, la sorella di Dominga muore. Inizia per l'orsa un periodo di profonda depressione, aggravato dalla solitudine che la circonda. Stando a Jan Creamer:
Gli orsi andini sono molto emotivi. Quando non stanno bene in cattività, perdono il pelo. Dominga è anche dimagrita. Non si nutre correttamente.
Ma qualche mese fa, è iniziato un capitolo inaspettato della sua vita. Una squadra dell'ADI, con il consenso dello zoo, ha trasportato Dominga in un altro parco zoologico, situato nella riserva naturale di Taricaya, nel mezzo della foresta peruviana.
Fonte: Animal Defenders International
Dopo alcuni giorni di viaggio, Dominga giunge nella sua nuova casa. E Jan Creamer ricorda, commosso:
Dopo essere uscita dalla gabbia... è corsa tra la vegetazione, gli alberi e le piante, come se non potesse attendere un istante di più. E' stato così commovente vedere il suo volto riempirsi di gioia. Era davvero emozionata.
Fonte: Animal Defenders International
L'orsa ha esplorato ogni angolo entro i confini della recinzione. Tra le scoperte più emozionanti, uno stagno dove sguazzare e finalmente, un'amica, Cholita. Quest'ultima è stata slavata da un circo dove era costretta ad esibirsi, e anche lei aveva perso la pelliccia.
Fonte: Animal Defenders International
Cholita e Dominga sono vicine di recinzione e il personale della ADI ha deciso di costruire un tunnel per permettere ai due animali di conoscersi personalmente. Nell'attesa che quel primo incontro zampa a zampa avvenga, i volontari del centro osservano le loro reazioni e preparano il terreno per quando si vedranno da vicino. Come sottolinea Jan, per la prima volta Dominga può contare su una presenza rassicurante dopo la morte della sorella. Per quanto riguarda l'associazione ADI, non vede l'ora che il cambiamento aiuti l'orsa a ritrovare la sua serenità e la sua pelliccia.
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Non perdetevi l'istante in cui Dominga rivede la foresta dopo anni di cattività:
[embed]https://www.youtube.com/watch?v=QtC43XUPU2Q[/embed]Questa storia offre l'occasione per ricordare le deplorevoli condizioni in cui sono trattenuti gli animali nei circhi. Non esistono addestramenti finalizzati all'esecuzione di numeri di abilità che non implichino privazioni o punizioni corporali per l'animale.Come riporta l’associazione animalista LAV, in Italia la legge che regolamenta la vita dei circhi sul territorio è rimasta invariata dal 1968. Risultato? Si stima che almeno 2000 animali selvaggi continuino ad essere sfruttati nei 100 circhi sparsi sul territorio nazionale.Tuttavia, stando alle stime della LAV, il 65% della popolazione italiana si è detta contraria a tale pratica. Dato significativo che prova una sempre maggiore presa di coscienza da parte della popolazione e si spera porti a una prossima evoluzione legislativa.Un modo per agire concretamente contro l’abolizione degli animali nei circhi consiste nel boicottare gli spettacoli circensi che ne fanno uso. In aggiunta, potete sostenere la LAV nella sua battaglia “Non daremo un euro. Per un circo senza animali” firmando la petizione.
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Il volto nascosto dell'addestramento degli elefanti da circo