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Scandalo veterinario: maltrattamenti, frodi e milioni di euro evasi!

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Andrea

L'udienza preliminare per il caso del veterinario ravennate Mauro Guerra si terrà a fine mese presso il Tribunale di Ravenna. Guerra è accusato di maltrattamento e uccisione di animali, detenzione illegale di farmaci, smaltimento illecito di rifiuti speciali, falsificazione di libretti sanitari, frode in commercio e reati tributari. L'operazione 'Balto', nel 2021, aveva portato al sequestro del suo ambulatorio a Sant'Antonio, i sigilli furono poi rimossi nel maggio dello stesso anno.

Il 30 marzo si terrà l'udienza preliminare, con Guerra rappresentato dall'avvocato Claudio Maruzzi. Si discuterà la richiesta di rinvio a giudizio per i 27 capi di imputazione formulati al termine delle indagini, dirette dal pubblico ministero Marilù Gattelli. Il caso ha suscitato molto interesse, con l'Ordine dei Medici Veterinari di Ravenna pronto a costituirsi parte civile se i fatti fossero confermati, e un gruppo di supporto su Facebook chiamato "Io sto con Mauro Guerra".

L'udienza preliminare per il caso del veterinario ravennate Mauro Guerra si terrà a fine mese presso.

Le indagini hanno avuto inizio nell'agosto del 2020, quando un agente della Polizia locale non in servizio ha notato un Labrador, Balto, piangere disperatamente all'interno di un cortile. Il cane era spossato e disidratato a causa del sole cocente di agosto. Balto era stato affidato alle cure di un anziano mentre i proprietari erano in vacanza. Guerra, il veterinario del cane, avrebbe dichiarato di averlo visitato solo due settimane prima e successivamente avrebbe soppresso Balto con il consenso dei proprietari.

Tuttavia, le indagini hanno rivelato che l'ultima visita di Guerra a Balto risaliva al 2015, e che il cane è stato soppresso "senza necessità terapeutica". La soppressione sarebbe avvenuta tramite un'iniezione di Tanax, un farmaco in grado di causare la morte tramite soffocamento, ma senza anestesia, provocando dolore all'animale.

Durante le indagini sono emersi altri casi di maltrattamento, come quello di Iron, un pitbull di 4 anni che avrebbe aspettato 5 ore per essere operato d'urgenza senza anestesia. Guerra avrebbe poi comunicato al proprietario che il cane avrebbe dovuto essere sottoposto a eutanasia, ma un altro veterinario è riuscito a salvarlo. Pippo, un altro cane, sarebbe stato sterilizzato senza anestesia, ma solo sedato e legato durante l'intervento. Altre cucciolate di cani avrebbero subito il taglio della coda in violazione delle leggi italiane.

Tra i reati contestati a Guerra ci sono anche la falsificazione di libretti sanitari, lo smaltimento illecito di rifiuti, l'esercizio abusivo della professione di farmacista legato alla produzione e vendita 'sottobanco' di medicinali, la produzione di miele senza i necessari standard igienici e, sopreattutto, una maxi evasione fiscale perpetrata dal veterinario dal 2014 ad oggi, quantificata in oltre un milione di euro di imposte evase. Questo ha portato al rinvenimento di ben 619mila euro in contanti nascosti nel garage dell'abitazione del professionista.

Tra i reati contestati a Guerra ci sono anche la falsificazione di libretti sanitari.

Il caso di Mauro Guerra ha sollevato diverse questioni riguardo alle pratiche veterinarie e alla responsabilità dei professionisti nel settore. I maltrattamenti e le frodi di cui Guerra è accusato rappresentano gravi violazioni della deontologia professionale e sollevano interrogativi sulla supervisione e il controllo delle attività svolte dai veterinari.

È importante sottolineare l'importanza di una formazione adeguata e di una regolamentazione rigorosa nel settore veterinario. Allo stesso tempo, la consapevolezza dei proprietari di animali domestici e la loro vigilanza nel monitorare la salute e il benessere dei propri animali sono essenziali per prevenire situazioni come quella di Balto, Iron e Pippo.

Inoltre, il caso ha evidenziato la necessità di una maggiore trasparenza nell'ambito delle pratiche veterinarie, con l'obiettivo di garantire che gli animali ricevano cure appropriate e che i loro diritti siano rispettati. La comunità veterinaria e gli organismi di controllo devono lavorare insieme per garantire che i casi di maltrattamento e frode vengano identificati e puniti, promuovendo al contempo un'etica professionale basata sul rispetto e la cura degli animali.