Il coraggio e la rapidità di Lucky, un cane poliziotto, hanno permesso di evitare appena in tempo una rapina pochi giorni fa a Rennes (Francia).
Fonte: C. Allain
Lo scorso 20 luglio un abitante della zona nota, intorno alle 5 del mattino, un individuo sospetto che cerca di scassinare la saracinesca di un ristorante con una barra di ferro. L'uomo chiama la polizia, che accorre in pochi minuti, accompagnata da un'unità cinofila.Circondato dagli agenti, l'uomo si rifiuta di obbedire all'ordine di arrendersi e sollevare le mani in segno di resa. È allora che interviene Lucky che, con una museruola, carica più volte il ladro, che finisce per arrendersi e lasciarsi ammanettare per essere condotto al commissariato.
Fonte: République de Seine-et-Marne
L'uomo, già noto alle forze dell'ordine, sarà giudicato dal tribunale di Rennes tra qualche mese.
Il primo esperimento di integrazione di cani in un corpo militare in Italia risale al lontano 1893, quando il Regio esercito dell'allora Regno d'Italia iniziò ad introdurre gli animali in alcune squadre incaricate della difesa e del controllo di aree sensibili alle frontiere, specie nei Balcani e a Tripoli.Fu comunque durante le due guerre mondiali che il fenomeno assunse un’ampiezza particolare. Nella prima guerra mondiale ne fecero largo uso i Tedeschi, i Francesi ed i Belgi. L’esercito tedesco utilizzò i cani con funzioni di porta ordini e di assistenza sanitaria. Nel secondo conflitto mondiale gli Stati Uniti avviarono un programma di addestramento per cani da guerra. In breve furono arruolati circa 20.000 cani e di questi circa 2000 furono inviati sui fronti di combattimento.
Fonte: DDSP13
L'esercito italiano spiega che il Metodo addestrativo dei nuclei cinofili dell'Esercito italiano utilizzato oggi dagli Istruttori militari del Gruppo cinofilo, non prevede l'utilizzo di procedimenti coercitivi, ma "privilegia le attività finalizzate a rafforzare il legame affettivo ed i sentimenti di fiducia reciproca, di intesa ed affiatamento tra il cane ed il suo conducente."
Fonte: Sipa Press
I cani-poliziotto sono oggi comunemente utilizzati in diversi tipi di missioni delle forze armate, per lo più per servizi preventivi (immobilizzare individui sospetti o pericolosi), attività di polizia giudiziaria (quali la ricerca di sostanze quali stupefacenti, resti umani, tracce di sangue, acceleranti d'incendio) e per la detezione di esplosivi in zone di guerra.Per maggiori informazioni sulle unità cinofile delle forze dell'ordine italiane, o per adottare un cane poliziotto in pensione, potete cliccare qui.
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