Un avvistamento insolito ha attirato l'attenzione dei ricercatori ma anche delle persone di passaggio nel Ponente ligure: di fronte a Varigotti una "balena" saltava ripetutamente fuori dall'acqua. Non solo: si trattava di una megattera, una specie che normalmente non frequenta le nostre acque, identificata grazie a un video segnalato dal locale gruppo di appassionati "Pelagos".
Le megattere sono ben note a chi fa whale watching in molti posti del mondo, dall’Australia all’America, ma non è uno degli animali regolari del Mediterraneo, che ospita sì grandi cetacei, ma di specie diverse (balenottera comune e capodoglio). Questo grande cetaceo è facilmente riconoscibile dalle pinne lunghe e bitorzolute, e da adulto può misurare fino a 14-15 metri. Non è la prima volta che il Santuario Pelagos, la grande area marina protetta transnazionale tra Liguria, Toscana, Costa Azzurra e Sardegna, riserva delle sorprese, come confermano i ricercatori dell’Istituto Tethys che monitorano queste acque regolarmente da 33 anni.
Il progetto Cetacean Sanctuary Research, che inizierà a metà maggio e terminerà ai primi di ottobre, prevede crociere con i ricercatori dell'Istituto Tethys a bordo del "Pelagos", un grande motorsailer di Flash Vela d'Altura con base a Portosole Sanremo, per monitorare i cetacei del Mediterraneo e raccogliere dati scientifici per tutelare efficacemente balene e delfini. Un occhio particolare verrà quindi riservato alla megattera "in visita", o ad altre specie occasionali.
Il Santuario Pelagos è una grande area marina protetta transnazionale tra Liguria, Toscana, Costa Azzurra e Sardegna. Oltre alle 8 specie di balene e delfini che costituiscono popolazioni propriamente mediterranee, a volte viene avvistato qualche cetaceo inatteso proveniente dall'Atlantico, tra cui le megattere. Le quali, pur essendo rare, fanno la loro comparsa nei nostri mari con una certa regolarità; l'ultima era stata una femmina con un piccolo nell'estate del 2020 che, si era scoperto, proveniva nientemeno che dai Caraibi.
Lo scopo delle ricerche di Tethys è monitorare i cetacei del Mediterraneo e continuare a raccogliere dati scientifici per quella che è considerata la più lunga serie del suo genere. L'obiettivo è uno solo: contribuire alla conoscenza finalizzata a tutelare efficacemente balene e delfini. Questi animali sono infatti considerati elementi fondamentali e indicatori dello stato di salute dell'ambiente marino; oggi sono purtroppo esposti a molte minacce, dall'inquinamento alle collisioni, alla cattura accidentale nelle reti, al rumore sottomarino, alla perdita di habitat.
Per partecipare alle spedizioni di Tethys, sia in mar Ligure che in Grecia, non è richiesta alcuna esperienza o conoscenza precedente, poiché ognuno viene messo in grado, con lezioni a bordo e istruzioni, di diventare biologo marino per una settimana, vivendo nel contempo un'emozionante avventura. Il progetto Cetacean Sanctuary Research è sostenuto da diverse aziende e organizzazioni, tra cui Portosole Sanremo, Canon, Amer Yachts, olio Carli, Biolù, Flowe, Siram Veolia.
Parallelamente, l'Ionian Dolphin Project si concentra sui delfini e la foca monaca in Grecia ionica, e prevede il soggiorno presso la base di Vonitsa, paesino affacciato sul Golfo di Amvrakikos, con uscite giornaliere in gommone e analisi dei dati raccolti insieme ai ricercatori. Questo progetto è sostenuto da OceanCare, Ionian Environment Foundation, Blue Marine Foundation e Monk Seal Alliance.
La partecipazione a questi progetti di ricerca offre l'opportunità di fare esperienza diretta con i cetacei del Mediterraneo e di diventare parte attiva del loro monitoraggio e della loro protezione. Inoltre, rappresenta un modo per sensibilizzare il pubblico sulle questioni ambientali e sulla necessità di preservare questi animali e il loro habitat naturale.
In conclusione, la comparsa di una megattera in Liguria rappresenta un evento insolito e allo stesso tempo importante per la comunità scientifica e per il grande pubblico, in quanto offre l'opportunità di approfondire la conoscenza di questa specie e delle altre presenti nel Mediterraneo. Il monitoraggio e la ricerca costanti dei cetacei rappresentano uno strumento fondamentale per la protezione di queste specie e del loro ambiente naturale, e la partecipazione a progetti come quelli di Tethys e dell'Ionian Dolphin Project rappresenta un'occasione unica per contribuire attivamente a questo obiettivo.