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Massacro nel rifugio di animali: 14 tra cani e gatti uccisi a Fondi

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Andrea

Fondi, 15 marzo 2023 - Un tragico evento ha colpito il rifugio di animali a Fondi, guidato da Eva Marrocco, presidente dell'associazione di volontariato per la tutela degli animali e dell'ambiente. Nella giornata di ieri, Marrocco ha denunciato la morte di 11 gatti e 3 cani, tra gli 84 gatti e 7 cani ospitati regolarmente presso il rifugio.

Racconta Marrocco: "Mi sono recata al rifugio e ho notato subito che qualcosa non andava. I miei amici pelosi non mi hanno accolto come al solito. Ho iniziato a chiamarli, ma nessuno è venuto. Mi sono diretta verso i loro luoghi abituali e lì ho fatto la terribile scoperta". La volontaria ha trovato uno dopo l'altro gli animali morti, tra cui la piccola Miù e la Principessa.

Immediatamente, Marrocco ha contattato i Carabinieri Forestali e l'ASL. Dopo un'analisi iniziale, è stato constatato che gli animali sono stati probabilmente avvelenati. Marrocco ritiene che dietro questo gesto inspiegabile ci sia la crudeltà umana.

La presidente dell'associazione ha poi raccontato come si sia dedicata completamente agli animali del rifugio: "Ho rinunciato a tanto, a volte a tutto, per garantire loro una vita agiata. Molti di questi animali sono stati allattati a biberon perché salvati dalla morte dopo essere stati gettati via come spazzatura. La crudeltà dimostrata in questo gesto è disumana". Marrocco sostiene inoltre che, se fossero stati effettuati più controlli nella zona, come richiesto da anni, forse questo tragico evento non sarebbe mai accaduto.

Un tragico evento ha colpita il rifugio di animali a Fondi.

La denuncia è stata presentata e l'autopsia degli animali determinerà il tipo di veleno che li ha uccisi. Marrocco spera che le indagini possano portare all'identificazione del colpevole o dei colpevoli.

La maltrattamento degli animali è un problema significativo in Italia. Secondo dati del 2021, circa 60.000 casi di abuso e maltrattamento di animali vengono segnalati ogni anno nel Paese. Tuttavia, il numero reale potrebbe essere molto più alto, poiché molti casi non vengono mai denunciati.

La legge italiana punisce il maltrattamento degli animali con pene che variano dai 3 ai 18 mesi di reclusione e multe fino a 30.000 euro. Nonostante ciò, gli attivisti per i diritti degli animali sostengono che le leggi esistenti non siano sufficienti a scoraggiare tali atti e chiedono pene più severe per i maltrattamenti e l'abbandono degli animali.

Il caso di Fondi è solo uno dei tanti episodi di maltrattamento degli animali in Italia e sottolinea l'importanza di un maggiore impegno da parte delle autorità e della società civile nel combattere questo fenomeno. È fondamentale sensibilizzare la popolazione sul rispetto e la tutela degli animali, promuovere l'adozione responsabile e garantire il benessere di questi esseri indifesi.

Le associazioni di volontariato e le organizzazioni non governative che si occupano della protezione degli animali svolgono un ruolo cruciale in questo ambito. Tuttavia, è necessario un sostegno maggiore da parte delle istituzioni per garantire risorse, infrastrutture e personale adeguato per far fronte al crescente numero di casi di maltrattamento e abbandono.

La collaborazione tra associazioni, forze dell'ordine e cittadini è fondamentale per prevenire e denunciare gli atti di crudeltà verso gli animali. Solo attraverso una rete di solidarietà e responsabilità collettiva è possibile garantire la tutela e il benessere di cani, gatti e altri animali domestici che condividono la nostra vita.

Il caso del rifugio di Fondi ci ricorda che la lotta contro la maltrattamento degli animali è ancora lunga e complessa. Per affrontare questo problema, è necessario un impegno costante e l'adozione di misure concrete, come l'istituzione di unità specializzate nella lotta contro gli abusi sugli animali e l'implementazione di politiche di prevenzione e sensibilizzazione.