La madre di Andrea Papi, il runner 26enne ucciso dall'orsa Jj4 in Trentino, ha rilasciato una lettera diffusa dall'avvocato di famiglia in cui chiarisce che la colpa non è di suo figlio né dell'orso. "La colpa - si legge nella lettera - va ricercata nella cattiva gestione fatta da chi ha gestito, nel tempo, il progetto Life Ursus, che ormai è sfuggito di mano". La madre dell'ormai scomparso Andrea Papi ha sottolineato che l'abbattimento dell'orso non ridarà suo figlio e che la gestione del progetto Ursus è stata sempre più incauta e inadeguata, non tenendo conto della crescita del numero degli orsi e della popolazione.
La difficoltà della convivenza tra gli orsi e l'uomo in un territorio fortemente antropizzato è sempre stata un problema. L'orsa Jj4, che ha ucciso Andrea Papi, è stata individuata dai laboratori della Fondazione Edmund Mach come un esemplare di 17 anni nato in Trentino da due esemplari provenienti dalla Slovenia, Joze e Jurka, rilasciati nell'ambito del progetto Life Ursus. La stessa Jj4 si era già resa responsabile di un'aggressione ai danni di padre e figlio sul Monte Peller, in Trentino Alto Adige, il 22 giugno del 2020.
Dopo l'aggressione di padre e figlio, la giunta provinciale di Trento aveva chiesto l'abbattimento dell'orsa, ma l'ordinanza di cattura era stata annullata dal Tar. Jj4 era stata dotata di radiocollare, che tuttavia al momento è scarico e non trasmette più i dati relativi agli spostamenti dell'esemplare. Dopo la morte del giovane 26enne, il presidente della provincia Fugatti ha firmato una nuova ordinanza per l'abbattimento dell'orsa, ritenuta "pericolosa per l'incolumità e la sicurezza pubblica". Per la cattura potrebbero essere utilizzate le trappole a tubo, ma in caso di emergenza saranno usati anche lacci o fucile spara-siringhe.
Il progetto Life Ursus ha lo scopo di proteggere gli orsi e di garantire la loro convivenza con l'uomo in Trentino. Il progetto ha avuto inizio nel 1999 e ha portato alla reintroduzione degli orsi bruni nelle Alpi. Tuttavia, il progetto ha anche sollevato molte critiche, sia da parte delle comunità locali che degli ambientalisti. Secondo i critici, il progetto ha creato una sovrapopolazione di orsi e non ha preso in considerazione gli effetti della loro presenza sulla popolazione locale.
Il problema della convivenza tra l'uomo e gli orsi non riguarda solo il Trentino. In tutta Europa, gli orsi hanno cominciato a ripopolarsi le aree che avevano abbandonato a causa della caccia e della deforestazione. Tuttavia, il ripopolamento degli orsi ha creato anche molti problemi di coabitazione con l'uomo, e molti paesi stanno cercando soluzioni per risolvere la situazione. In Italia, è stato istituito un gruppo di lavoro per definire un piano di gestione degli orsi, che prevede una serie di azioni per migliorare la convivenza tra gli orsi e l'uomo.
Evitare di uccidere l'orso è un obiettivo fondamentale per molte organizzazioni ambientaliste. Secondo loro, l'uccisione dell'orso non risolve il problema di convivenza tra gli orsi e l'uomo, ma potrebbe addirittura aggravarlo. Invece, essi promuovono la prevenzione come il modo migliore per ridurre il rischio di incidenti con gli orsi. Ciò include informare la popolazione locale sui comportamenti da evitare quando si incontrano gli orsi, educare i turisti sulla presenza degli orsi e garantire che i rifiuti siano smaltiti correttamente. In questo modo, gli orsi sarebbero meno inclini a cercare cibo nelle zone abitate dall'uomo e le probabilità di incidenti sarebbero ridotte. Inoltre, le organizzazioni ambientaliste chiedono una maggiore protezione degli orsi e una gestione del loro habitat che tenga conto delle esigenze dell'ecosistema e della sicurezza della popolazione locale.
In conclusione, la morte di Andrea Papi ha riaperto il dibattito sulla convivenza tra gli orsi e l'uomo in Trentino e in Europa. La gestione del progetto Life Ursus è stata criticata e sono state sollevate molte questioni sulla convivenza tra gli orsi e la popolazione locale. Tuttavia, gli orsi sono una parte importante dell'ecosistema e la loro protezione è fondamentale per la sopravvivenza di molte altre specie.