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L'Orso di Berna: Storia e attualità.

By
Daniela

La città di Berna, nel cantone svizzero omonimo, è conosciuta in tutto il mondo come la patria dell'orso. Il simbolo ufficiale del cantone, l'orso è sempre stato un animale importante per la città, tanto da essere presente nello stemma cittadino e nella cultura locale fin dal 1191, quando il fondatore della città, Berchtold V di Zahringen, uccise il primo orso. L'orso è stato sempre un animale presente nella città, con il primo allevamento di orsi che risale addirittura al 1513. Nel 1857, gli animali sono stati trasferiti in una fossa sulla riva del fiume Aar, dove sono rimasti per più di 150 anni. Tuttavia, a seguito di una lunga battaglia degli animalisti, la città ha deciso di costruire un parco di seimila metri quadrati per gli orsi nel 2009, dove attualmente vive una famiglia di tre bruni.

Il Bärengraben, la Fossa degli orsi, è diventato una tappa fissa per i turisti che visitano Berna. La fossa degli orsi attuale è la quarta costruita per questi animali, ed è più confortevole delle precedenti versioni, anche se non ideale per loro. La loro dimora urbana comprende alberi, caverne e una piscina privata, oltre a una passerella sul fiume su cui solo gli umani possono passeggiare. Non può essere definito un vero zoo, ma neanche un bioparco. Lo spazio è simile al loro habitat naturale, anche se la stirpe svizzera può essere considerata funzionalmente estinta.

Il Bärengraben, la Fossa degli orsi, è diventato una tappa fissa per i turisti che visitano Berna.

L'ultimo orso discendente dallo storico allevamento è stato Pedro, addormentato nel 2009 a causa di un tumore. A sostituirlo sono poi arrivati Finn e Björk, una giovane coppia proveniente rispettivamente dalla Finlandia e dalla Danimarca, da cui sono nate due gemelle, Ursina e Berna. Ma solo la prima vive ancora con loro: a causa dei conflitti con la madre, Berna è stata allontanata dal gruppo il 22 luglio del 2013 e oggi vive nello zoo di Dobrich, in Bulgaria. Ci sono poi altri orsi in città, che vivono nella wolf-baerenwald, la foresta lupo-orso dello zoo Tierpark.

La coesistenza tra gli orsi e la città di Berna è stata oggetto di dibattiti e polemiche nel corso degli anni. Gli animalisti hanno criticato la condizione degli orsi nell'area urbana e hanno sostenuto che gli orsi dovrebbero vivere liberi nella natura. Tuttavia, il parco degli orsi di Berna è stato oggetto di importanti investimenti e attenzioni da parte della città, al fine di garantire il benessere degli animali e il rispetto delle normative in materia di animali selvatici in cattività.

L'orso è stato a lungo un animale presente nella cultura svizzera e nella storia del paese. La figura dell'orso appare anche nel folklore, nella letteratura e nell'arte. Ad esempio, l'opera di Friedrich Dürrenmatt "La promessa" è ambientata a Berna e ha come protagonista un orso. Inoltre, l'orso è presente in molte feste e celebrazioni tradizionali in Svizzera, come ad esempio il carnevale di Basilea.

Tuttavia, nonostante la popolarità dell'orso in Svizzera, il paese ha una storia controversa riguardo alla caccia all'orso. Nel XIX secolo, la caccia all'orso era molto diffusa in Svizzera e molti orsi furono uccisi durante questo periodo. Questo ha portato alla quasi estinzione degli orsi in Svizzera. Negli ultimi decenni, il paese ha adottato politiche di conservazione della fauna selvatica e il ripopolamento degli orsi è stato uno dei risultati di queste politiche.

In conclusione, l'orso è uno degli animali più iconici della Svizzera e la città di Berna è conosciuta in tutto il mondo come la casa degli orsi. Nonostante la controversia riguardo alla cattività degli orsi, il parco degli orsi di Berna è stato oggetto di importanti investimenti per garantire il benessere degli animali e il rispetto delle normative in materia di animali selvatici in cattività. Il ripopolamento degli orsi in Svizzera è stato un risultato importante delle politiche di conservazione della fauna selvatica adottate dal paese negli ultimi decenni. L'orso rimane un animale importante nella cultura e nella storia svizzera, ma anche un simbolo della necessità di proteggere la natura e la fauna selvatica del paese.