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LAV salva JJ4: una nuova speranza per gli orsi in Trentino

By
Daniela

L'associazione animalista LAV ha trovato un rifugio sicuro per JJ4, l'orsa che rischiava di essere uccisa dalla Provincia Autonoma di Trento. La notizia è stata annunciata attraverso un comunicato stampa in cui LAV ha spiegato che il rifugio si è già reso disponibile ad accogliere immediatamente l'animale.

LAV ha già inviato una lettera ufficiale al Presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti e al Ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin chiedendo di sospendere l'ordine di uccisione dell'orsa e mettendosi a disposizione immediatamente per le operazioni di trasferimento del plantigrado. L'associazione ha inoltre sottolineato che l'ordinanza che dispone l'uccisione dell'orsa sarebbe inutile, poiché esiste un'alternativa concreta che la Provincia ha il dovere di vagliare. Eseguire comunque l'ordine di uccisione potrebbe integrare il reato di uccisione di animale "non necessitata".

Oltre alla messa in salvo dell'orsa, LAV ha deciso di muoversi su due binari per proteggere gli orsi in Trentino. In primo luogo, l'associazione ha intenzione di depositare un ricorso al TAR per impedire l'abbattimento dell'orsa JJ4 disposto dalla Provincia. In secondo luogo, LAV intende fare in modo che la stessa Amministrazione locale si attivi per garantire una pacifica convivenza tra umani e plantigradi attraverso lo sviluppo di un progetto di convivenza fondato sulla prevenzione.

L'orso bruno, che è la specie più diffusa, è presente soprattutto nelle zone alpine della Provincia Autonoma di Trento.

Come spiegato dai maggiori esperti mondiali, la prevenzione è la chiave per garantire una pacifica convivenza tra umani e orsi. Questo può essere realizzato attraverso la formazione e l'informazione della popolazione residente e dei turisti, un'efficace gestione dei rifiuti e il divieto di accesso ad alcune aree in determinati periodi dell'anno, esattamente come accade in altri Paesi dove vivono gli orsi.

Infine, ma non meno importante, LAV chiede l'attivazione di tutti i sistemi di tutela e monitoraggio della popolazione dei plantigradi che sono tornati a vivere in Trentino grazie alla volontà della Provincia di Trento e al contributo economico dell'Unione Europea. Questo garantirà la sopravvivenza degli orsi e la possibilità di una convivenza pacifica con l'uomo.

In Trentino sono presenti diverse specie di orsi, tra cui l'orso bruno, l'orso grigio e l'orso polare. L'orso bruno, che è la specie più diffusa, è presente soprattutto nelle zone alpine della Provincia Autonoma di Trento. La popolazione di orsi bruni in Trentino è aumentata negli ultimi anni grazie a un programma di reintroduzione dell'animale, promosso dalla Provincia di Trento e dall'Unione Europea.

Tuttavia, nonostante il successo del programma di reintroduzione, la convivenza tra gli orsi e l'uomo non è sempre facile. Infatti, gli orsi bruni sono animali territoriali e possono diventare aggressivi se si sentono minacciati o se si avvicinano troppo alle abitazioni umane alla ricerca di cibo.

Per questo motivo, è importante che gli abitanti del territorio e i turisti siano informati sul comportamento degli orsi e sui modi per prevenire eventuali incontri pericolosi. Inoltre, è fondamentale una gestione adeguata dei rifiuti, che costituiscono una fonte di cibo per gli orsi. La raccolta differenziata e l'utilizzo di contenitori sicuri e resistenti alle intemperie possono contribuire a ridurre il rischio di incontri indesiderati.

In conclusione, la notizia che LAV ha trovato un rifugio sicuro per JJ4 è sicuramente un passo avanti nella protezione degli orsi in Trentino. Tuttavia, c'è ancora molto da fare per garantire una convivenza pacifica tra umani e plantigradi e per proteggere la biodiversità del territorio. La prevenzione, l'informazione e la sensibilizzazione sono le chiavi per raggiungere questo obiettivo e per assicurare un futuro migliore per gli orsi e per l'intero ecosistema alpino.