La causa animale

Italia favorevole al trasporto animali vivi

By
Andrea

In Italia il trasporto di animali vivi verso i macelli non sarà vietato, nonostante l'interrogazione della deputata Susanna Cherchi. La viceministra Bellucci ha risposto alla richiesta di fermare questa pratica crudele proponendo l'innovazione della normativa, ma senza annunciare uno stop definitivo. L'Italia è uno dei pochi paesi europei ad aver vietato il trasporto di animali vivi sul territorio nazionale ed estero durante i periodi in cui si registrano alte temperature, ma il Governo concorda sulla necessità di aggiornare la normativa sul trasporto di animali vivi. Cherchi ha sottolineato il lavoro di investigazione e monitoraggio sul trasporto di animali vivi svolto da Animal Equality e ha chiesto un segnale di civiltà in Europa, affinché si decida, una volta per tutte, di porre fine al trasporto degli animali vivi.

Le proposte portoghesi sul trasporto di animali vivi, difese dalla rappresentante del Governo italiano, porterebbero l'Unione europea a compiere passi indietro sulla questione. La Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha diffuso recentemente una serie di pareri scientifici che sottolineano la necessità di adottare misure come la riduzione dei tempi di viaggio e l'abbassamento delle temperature massime all'interno dei veicoli di trasporto. Tuttavia, le ultime dichiarazioni della viceministra Bellucci dimostrano chiaramente che il Governo italiano non si rende conto di cosa succede a questi animali trasportati via terra e via mare e abbandonati a loro stessi per il profitto dell'industria alimentare.

In Italia il trasporto di animali vivi verso i macelli non sarà vietato.

I viaggi dell'orrore sono destinati a moltiplicarsi in vista della Pasqua, come aveva sottolineato Gianluca Romiti, comandante del Centro Operativo Autostradale della Polizia di Stato in Friuli Venezia Giulia. Nel corso dei controlli, la Polizia di Stato trova mezzi sporchi, non disinfestati e soprattutto animali sottoposti a un forte stress. In un caso particolare, la mancanza di divisori fra gli equidi trasportati aveva accresciuto l'aggressività degli animali tanto che un cavallo aveva strappato con un morso l'occhio del suo vicino. Sarebbe bastato un semplice divisorio per evitare un attacco simile.

In Italia, nonostante le richieste di fermare il trasporto di animali vivi, la posizione del governo rimane favorevole a questa pratica crudele, proponendo invece delle modifiche alla legislazione attuale. Ciò dimostra l'inadeguatezza delle politiche italiane riguardo il benessere degli animali trasportati. In un momento in cui sempre più paesi europei stanno prendendo posizioni più ferme sulla questione del trasporto di animali vivi, l'Italia sembra essersi messa in disparte, ignorando le raccomandazioni dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare. Questa situazione fa temere che il trasporto di animali vivi in Italia continui a essere permesso, L'interrogazione della deputata Susanna Cherchi ha sollevato un acceso dibattito sulla pratica del trasporto di animali vivi, in cui l'Italia sembra non voler prendere posizione per il loro benessere. La viceministra Bellucci ha infatti proposto una revisione della legislazione attuale, senza annunciare uno stop definitivo alla pratica crudele. Cherchi ha sottolineato che le proposte portoghesi presentate all'ultimo Consiglio Agricoltura e Pesca dell’Unione europea porterebbero l'UE a compiere passi indietro sul trasporto degli animali vivi.

Ciò dimostra l'inadeguatezza delle politiche italiane riguardo il benessere degli animali trasportati.

Secondo le affermazioni di Cherchi, l'azione dell'Italia si posizionerebbe in contrasto con le raccomandazioni dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare e con lo scenario delineatosi durante la riunione dell'Agrifish di luglio 2022, quando tredici Stati membri avevano proposto il passaggio al commercio di carni e carcasse in modo da garantire l'osservanza delle leggi a tutela del benessere animale.

La pratica del trasporto di animali vivi è oggetto di dibattito in tutta Europa, anche perché gli animali sono sottoposti a un fortissimo stress e spesso condizioni di viaggio insopportabili. L'agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha diffuso recentemente una serie di pareri scientifici che sottolineano la necessità di adottare misure come la riduzione dei tempi di viaggio e l'abbassamento delle temperature massime all'interno dei veicoli di trasporto.

Nonostante ciò, sembra che l'Italia non voglia prendere una posizione decisa per migliorare la situazione degli animali trasportati, anche se il Paese ha vietato il trasporto di animali vivi sul territorio nazionale ed estero durante i periodi in cui si registrano alte temperature, oltre i 30 gradi.

In ogni caso, le associazioni animaliste non demordono e continuano a battersi per il benessere degli animali. Matteo Cupi, vicepresidente di Animal Equality Europa, ha dichiarato: "L’Italia non intende impegnarsi davvero per vietare o limitare alcuni tipi di trasporto di animali vivi. Anche le ultime dichiarazioni della viceministra Bellucci dimostrano chiaramente che il Governo italiano non si rende conto di cosa succede a questi animali trasportati via terra e via mare e abbandonati a loro stessi per il profitto dell’industria alimentare. L’Unione europea però ci sta indicando un’altra direzione ed è necessario seguirla".