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Giovane lancia gattino: orrore e indignazione in Italia

By
Daniela

Un terribile e sconcertante video sta facendo il giro delle chat di Whatsapp, mostrando un giovane di appena 18 anni proveniente da Benevento, in Campania, che inquadra un gattino privo di un occhio e lo lancia in uno strapiombo. Le immagini sono agghiaccianti e causano orrore, ma sono state omesse da Kodami per non diffondere atti di violenza e crudeltà verso gli esseri viventi.

Nel video, il ragazzo tiene tra le mani un piccolo gattino bianco e grigio, che chiaramente ha subito un trauma. Sembrando addolorato per la condizione del gatto, il giovane esclama: «Poverino, è malato… Va be'», e poi getta il povero felino oltre lo strapiombo.

La notizia di questo video ha generato un'enorme eco mediatica, spingendo il giovane a spiegare attraverso il suo profilo Instagram: «Si è creato un enorme polverone sull'accaduto e sulla notizia in cui ci sono io. Tengo a precisare, per disinformazione e mancata conoscenza dell'accaduto, che il video era vero fino al momento "del lancio". In seguito, è stato editato e diffuso tra gli amici come un semplice scherzo. Purtroppo, però, è diventato come un gioco del telefono senza fili, dove la versione originale è stata giustamente fraintesa, e la situazione è completamente degenerata. Stiamo già cercando una soluzione per affrontare questa situazione».

Diverse importanti associazioni per la tutela degli animali, tra cui la Lndc Animal Protection, l'Enpa e l'Oipa, hanno annunciato di aver intrapreso le procedure legali necessarie per presentare denuncia e far luce sulla verità dietro questo video e sulla sua autenticità. La questione sarà quindi affrontata dalla magistratura, ma ciò non rende meno orribile questa vicenda. Sorge spontanea una domanda: cosa spinge un giovane a creare e diffondere un contenuto simile? E perché lo invia poi come un innocuo scherzo agli amici?

La presidente della Lndc, Piera Rosati, ha commentato: «La magistratura dovrà accertare i fatti e punire questo gesto inquietante. Il fatto che i giovani pensino che la crudeltà sugli animali sia divertente o una cosa di cui vantarsi è davvero preoccupante. Sarà la denuncia che abbiamo presentato a decidere se il video è reale o meno. Naturalmente, se tutto ciò fosse vero, sarebbe un comportamento gravissimo e inquietante che deve essere severamente punito. Questi atti di crudeltà perpetrati da giovani verso gli animali sono particolarmente allarmanti e indicano una mente distorta, rappresentando un serio pericolo sia per gli animali che per gli esseri umani. Allo stesso tempo, anche se si trattasse di un montaggio, il gesto sarebbe comunque molto grave poiché potrebbe incoraggiare comportamenti simili in altri giovani. È agghiacciante che per molti ragazzi, a causa della quantità di video di questo tipo che circolano in rete, la violenza sugli animali sia motivo di divertimento e vanto con i propri coetanei. Ci si chiede dove siano le famiglie e che tipo di educazione stiano impartendo alle nuove generazioni. Giustificare o minimizzare tali comportamenti come semplici scherzi è inaccettabile e pericoloso».

Secondo il Rapporto Zoomafia 2022, nel 2021 sono stati aperti 24 procedimenti presso le Procure dei Tribunali per i Minorenni, coinvolgendo 32 indagati. Rispetto al 2020, c'è stata un'incremento del 45% dei procedimenti legali contro i minori. Questi numeri, seppur limitati, non riflettono appieno l'entità del fenomeno. Il criminologo Ciro Troiano, autore del rapporto, ha spiegato a Kodami che il web rivela la diffusione diffusa della maltrattamento animale attraverso la condivisione di foto e video: «I numeri sono pochi e non danno una fotografia esatta del fenomeno, per orientarci in questo caso è molto utile il monitoraggio dei social, che attraverso la condivisione di foto e video svela che il maltrattamento contro animali è molto diffuso».

Purtroppo, i giovani che compiono azioni simili non sono casi isolati, ma rappresentano una percentuale in pericolosa crescita. Non è necessario addentrarsi nei bassifondi del dark web per trovare numerose testimonianze; basta dare un'occhiata alle chat frequentate dai giovani per aprire la scatola di Pandora. Questo fenomeno era già emerso durante l'estate, quando un gruppo di giovani a Polistena aggredì sessualmente un gatto e pubblicò il video sui social media.

L'Enpa ha denunciato quel caso, e ora si appresta a tornare in tribunale anche per l'incidente di Benevento, come ha confermato la presidente Carla Rocchi: «Vorremmo capire cosa passa per la testa di un individuo del genere. Forse il tribunale è l'unico modo educativo che questi giovani capiscono quando si tratta di diffondere contenuti di questo tipo. È triste vedere come i social media abbiano influenzato la mentalità di alcuni ragazzi, che per un semplice like sono disposti a tutto, ma poi si spaventano quando devono affrontare le conseguenze dei loro atti».

Il caso di questo giovane di Benevento dimostra ancora una volta come il maltrattamento animale sia legato a un immaginario distorso in cui la virilità viene associata alla violenza."

Il maltrattamento degli animali rappresenta un problema crescente in tutto il mondo, e l'Italia non fa eccezione. È fondamentale sensibilizzare la società sui diritti degli animali e promuovere un'educazione rispettosa nei confronti degli esseri viventi. In Italia, esistono leggi che puniscono il maltrattamento degli animali, ma spesso l'applicazione e il rispetto di queste leggi sono ancora problematici. Organizzazioni come la Lndc Animal Protection, l'Enpa e l'Oipa svolgono un ruolo cruciale nella promozione della tutela degli animali e nella lotta contro la violenza nei loro confronti. È importante sostenere tali organizzazioni e promuovere la cultura del rispetto verso tutte le forme di vita. Solo attraverso l'educazione e l'imposizione di sanzioni severe per i responsabili di atti di crudeltà si potrà sperare di porre fine a questi comportamenti inaccettabili.