A Genova, i cani registrati presso l'anagrafe canina sono novantamila, un numero superiore alla media delle altre città capoluogo del Nord Italia, rispetto alla popolazione. Questa presenza sempre più importante rende necessario un approccio attento alla convivenza tra animali e persone.
Nel 2011, il Comune di Genova aveva già approvato un Regolamento per la tutela e il benessere degli animali in città, successivamente modificato, istituendo aree di sgambatura e spiagge aperte ai cani. La consigliera comunale Laura Gaggero (Fratelli d'Italia), tuttavia, ha chiesto di fare di più, proponendo una mozione in Consiglio Comunale per promuovere una "pet policy" comunale. Ciò significherebbe introdurre nuove regole per facilitare l'accesso degli animali domestici agli uffici, ai musei e ai luoghi d'arte, sviluppare aree di sgambatura, promuovere iniziative di formazione civica e culturale nelle scuole e sensibilizzare i proprietari di esercizi pubblici e turistici sull'importanza dell'accoglienza.
L'obiettivo è promuovere Genova come città "pet friendly", attraverso la creazione di un apposito distintivo e la promozione di iniziative di comunicazione, in collaborazione con la Regione, l'ASL, le scuole e le associazioni.
Contemporaneamente, l'amministrazione comunale di Genova ha deciso di adottare misure più severe per contrastare le cattive abitudini dei proprietari di animali domestici. L'assessore alla Polizia locale Sergio Gambino ha spiegato che, a causa dell'aumento delle segnalazioni di mancato rispetto delle regole da parte dei cittadini, si è ritenuto necessario intensificare i controlli e sanzionare i proprietari.
Vi sono state numerose segnalazioni di deiezioni canine abbandonate sulle strade e di incidenti causati da cani lasciati passeggiare senza guinzaglio. La Polizia locale è stata incaricata di intensificare i controlli in specifiche aree della città, tenendo conto del valore artistico delle zone e della frequentazione da parte dei cittadini.
L'assessore agli Animali Francesca Corso ha sottolineato l'importanza del rispetto delle regole non solo come gesto di civiltà e di attenzione alla vita in comunità, ma anche come segno di rispetto verso gli animali e l'ambiente. È in corso lo studio di metodi e strumenti per intervenire specificamente su chi non rispetta le regole e danneggia la stragrande maggioranza dei genovesi che invece hanno a cuore il rispetto degli animali e della città.
Il regolamento comunale di Genova prevede sanzioni per chi conduce l'animale senza guinzaglio in aree pubbliche o aperte al pubblico, per chi non utilizza la museruola per i cani di indole mordace o laddove richiesto dalle autorità, per chi non raccoglie le deiezionisolide e per chi non disperde con acqua le deiezioni liquide. Le sanzioni amministrative variano da 25 a 500 euro per la mancanza di guinzaglio e museruola e da 50 a 300 euro per il mancato smaltimento delle deiezioni.
Queste misure, insieme alla promozione di Genova come città pet friendly, mirano a garantire una convivenza armoniosa tra animali e persone, rispettando le esigenze di entrambi. La consapevolezza e la responsabilità dei cittadini sono fondamentali per raggiungere questo obiettivo e per assicurare che la città sia un luogo piacevole e sicuro per tutti.
In futuro, sarebbe interessante valutare l'impatto di queste iniziative sul benessere degli animali domestici e sulla qualità della vita dei cittadini. Potrebbero essere condotti studi e indagini per monitorare la situazione e apportare eventuali modifiche o integrazioni alle politiche e ai regolamenti. Inoltre, si potrebbe esplorare la possibilità di collaborare con altre città e condividere le migliori pratiche per promuovere la convivenza tra animali e persone.
Una città pet friendly non significa solo accogliere e tutelare gli animali domestici, ma anche educare e sensibilizzare i cittadini sul corretto comportamento da tenere in presenza di animali. Attraverso la promozione di una cultura dell'accoglienza e del rispetto degli animali, Genova si propone come modello per altre città che vogliono migliorare la qualità della vita sia degli animali domestici che dei loro proprietari.