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Fuga Lama dal Circo: Dibattito Sull'Uso degli Animali.

By
Daniela

Un lama è scappato dal circo Madagascar, che si trova a Genova in piazzale Kennedy, ed è stato visto correre lungo Corso Italia, come riportato da diverse foto e video postati sui social dai residenti. Dopo aver causato non pochi disordini sulla carreggiata, l'animale è stato recuperato dai legittimi proprietari allertati dai carabinieri. Fortunatamente, non si sono registrati feriti o incidenti.

Secondo Tamara Bizzarro, responsabile degli animali del circo Madagascar, la fuga del lama sarebbe stata causata da un recinto aperto da ignoti con l'intento di fare un dispetto al circo e agli animali stessi, a causa degli attacchi continui degli animalisti. "Noi siamo sempre molto attenti ai nostri animali e questa è una cosa che non ci era mai successa, siamo dispiaciuti di quanto accaduto", ha dichiarato Bizzarro a GenovaToday. "Sono stati i carabinieri a venirci ad avvertire questa mattina, l'animale stava passeggiando sul lungomare dove è stato recuperato. Ci dispiace che gli animalisti possano arrivare a questi gesti che non mettono solo a repentaglio la vita delle persone ma degli animali che non sono abituati a essere in libertà soprattutto in una zona cittadina. Speriamo che questi fatti non accadano più".

La fuga del lama dal circo ha riaperto il dibattito sulla questione dell'utilizzo degli animali nei circhi.

Tuttavia, Fabio Dolia degli Animalisti genovesi ha replicato alle accuse di Bizzarro, sostenendo che nessun vero animalista avrebbe mai messo a rischio la vita di un animale liberandolo in mezzo alla strada. "Se gli animali fossero così tanto amati e si trovassero così bene al circo non approfitterebbero di ogni occasione per scappare e ovviamente non è la prima volta che accade", ha affermato Dolia. "Incolpare gli animalisti è una follia, facilmente è stata una loro incuria, in ogni caso ci chiediamo che sicurezza possano avere questi animali, è gravissimo lasciarli in questa situazione di assoluto pericolo".

La fuga del lama dal circo ha riaperto il dibattito sulla questione dell'utilizzo degli animali nei circhi. Molti animalisti sostengono che gli animali non dovrebbero essere usati per intrattenimento umano, poiché spesso vengono sfruttati, costretti a vivere in spazi ristretti e a esibirsi in spettacoli che possono essere stressanti per loro. Inoltre, gli animali nei circhi possono rappresentare un pericolo per la sicurezza pubblica, come dimostra la fuga del lama a Genova.

In Italia, la legge prevede alcune restrizioni all'utilizzo degli animali nei circhi. La legge n. 125 del 4 agosto 2017, ad esempio, vieta l'utilizzo di animali selvatici nei circhi itineranti e prevede che i circhi debbano fornire agli animali spazi adeguati e condizioni di vita adeguate alle loro esigenze fisiologiche e comportamentali. Tuttavia, molte associazioni animaliste sostengono che la legge sia ancora troppo blanda e non protegga sufficientemente gli animali. Inoltre, spesso le norme non vengono rispettate e gli animali continuano a essere sfruttati nei circhi.

A fronte di questi problemi, molti circhi stanno cercando di adeguarsi alle nuove esigenze e di proporre spettacoli senza animali. Ci sono, infatti, molte alternative interessanti che permettono di divertirsi senza dover utilizzare animali, come ad esempio i circhi contemporanei che propongono spettacoli acrobatici e di teatro fisico.

Inoltre, molte città italiane stanno adottando delle misure per vietare l'utilizzo degli animali nei circhi. Ad esempio, dal 2012, la città di Torino ha vietato l'utilizzo degli animali nei circhi e in molti altri comuni italiani sono state adottate misure simili. Anche a livello internazionale, ci sono paesi che stanno vietando l'utilizzo degli animali nei circhi, come ad esempio il Regno Unito che ha deciso di vietare l'utilizzo degli animali nei circhi a partire dal 2020.

In ogni caso, è importante che si continui a discutere del problema e che si adottino misure concrete per proteggere gli animali. La fuga del lama dal circo a Genova ha evidenziato ancora una volta i rischi a cui sono esposti gli animali nei circhi e la necessità di trovare soluzioni alternative e sostenibili per il mondo dello spettacolo.