La Regione Toscana ha approvato la mozione per abolire la detenzione dei cani alla catena, seguendo l'esempio di altre quattro regioni italiane. Ancora nel 2023, in molte parti d'Europa e in Italia, tenere un cane legato alla catena è ancora permesso. Il problema è nazionale e la mozione è stata approvata all'unanimità lo scorso 3 maggio dal membro di Forza Italia e Vice Presidente del consiglio regionale, Marco Stella.
Secondo la legge italiana, la detenzione di un animale contro la sua natura può essere considerata un reato di maltrattamento o detenzione di animali contro la propria natura. Tuttavia, molte regioni italiane senza una legge ufficiale gestiscono il problema solo a livello comunale o con deroghe speciali. La detenzione dei cani alla catena è stata prevista in via eccezionale nel dpgr 38/R/2011, con l'utilizzo alternativo delle catene per le ore diurne o notturne per un tempo massimo di 6 ore giornaliere, fornendo precise indicazioni sulle specifiche tecniche della catena.
Marco Stella ha sottolineato che un cane tenuto alla catena è in serio pericolo in caso di catastrofi naturali come alluvioni, terremoti, frane o incendi, poiché non avrebbe la possibilità di fuggire. Inoltre, gli animali tenuti legati contro la loro natura possono sviluppare seri problemi psicologici e fisici, motivo per cui questa pratica può essere considerata come maltrattamento animale.
La decisione della Toscana di abolire la detenzione dei cani alla catena è un piccolo passo per l'uomo, ma un grande passo per i quattro zampe. Si spera che altri paesi e regioni d'Italia seguano l'esempio della Toscana e delle altre quattro regioni che hanno abolito la detenzione dei cani alla catena.
La detenzione dei cani alla catena è stata fortemente criticata dagli esperti animali in tutto il mondo. Secondo la Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals (RSPCA), la detenzione dei cani alla catena può causare sofferenze fisiche e mentali ai cani, che a loro volta possono causare comportamenti distruttivi o aggressivi. Inoltre, la catena può causare lesioni, malattie della pelle e soffocamento.
Molti paesi in Europa hanno già vietato la detenzione dei cani alla catena. Ad esempio, in Austria, Belgio, Germania, Irlanda, Norvegia, Olanda e Svizzera, la detenzione dei cani alla catena è illegale. In Gran Bretagna, la detenzione dei cani alla catena è illegale dal 1991. Negli Stati Uniti, invece, molti Stati hanno leggi che vietano o regolamentano la detenzione dei cani alla catena.
In Italia, l'abolizione della detenzione dei cani alla catena è stata una battaglia a lungo termine per gli attivisti animali. Secondo la Lega Nazionale per la Difesa del Cane (LN
DC), circa 150.000 cani sono ancora tenuti alla catena in Italia. L'associazione ha anche sottolineato che i cani tenuti alla catena spesso sono stati abbandonati dalle famiglie che non possono permettersi di prendersene cura adeguatamente.
L'approvazione della mozione da parte della Toscana è un passo importante nella giusta direzione per proteggere i diritti degli animali e prevenire il maltrattamento animale. Tuttavia, il problema persiste in altre 15 regioni italiane. Si spera che queste regioni seguano l'esempio della Toscana e adottino misure per proteggere i cani dalla detenzione alla catena.
Per aiutare a prevenire il maltrattamento degli animali, molte organizzazioni e gruppi animalisti hanno lanciato campagne di sensibilizzazione. Ad esempio, l'associazione animalista ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) ha lanciato una campagna di sensibilizzazione sui diritti degli animali, che mira a educare i proprietari di animali e prevenire il maltrattamento degli animali.
Inoltre, molte organizzazioni e gruppi animalisti offrono assistenza ai proprietari di animali che non possono permettersi di prendersi cura dei loro animali adeguatamente. Ad esempio, l'associazione animalista "Adotta un cane" offre assistenza ai proprietari di animali che hanno bisogno di aiuto per prendersi cura dei loro animali. L'associazione offre anche una piattaforma di adozione online, dove i proprietari di animali possono trovare nuove case per i loro animali.
La decisione della Toscana di abolire la detenzione dei cani alla catena è un passo importante nella giusta direzione per proteggere i diritti degli animali e prevenire il maltrattamento animale. Tuttavia, il problema persiste in altre 15 regioni italiane. Si spera che queste regioni seguano l'esempio della Toscana e adottino misure per proteggere i cani dalla detenzione alla catena. Per aiutare a prevenire il maltrattamento degli animali, molte organizzazioni e gruppi animalisti hanno lanciato campagne di sensibilizzazione e offrono assistenza ai proprietari di animali che non possono permettersi di prendersi cura dei loro animali adeguatamente.