La causa animale

Convivere con gli orsi: una sfida possibile con misure efficaci

By
Daniela

La morte di Andrea Papi, il giovane runner trovato privo di vita a Caldes, in Val di Sole, ha riportato in luce una questione molto articolata: come gestire gli orsi etichettati problematici e/o confidenti? Il Trentino sembra non conoscere o non volere attuare le misure necessarie per garantire l'incolumità pubblica e la tutela dei plantigradi. In tutto il mondo le misure per la gestione degli orsi sono molteplici, ma solo il Trentino sembra non conoscerle o non volerle (ancora) attuare dopo il progetto Life Ursus per riportare il plantigrado nei nostri boschi. Convivere con l'orso non è un'utopia, basta volerlo, da qui la messa in sicurezza di cittadini, attività e non per ultimo degli orsi.

Le misure per la gestione della fauna selvatica che ciascun Paese decide di attuare sono infatti molteplici. Alcuni esempi sono forniti dal Bear Conflict Solutions Institute, Alberta, Canada. Il centro si occupa di educare la comunità a convivere con gli orsi. Non servono investimenti colossali e nemmeno armi da fuoco. Ma allora come? Attraverso un semplicissimo spray al peperoncino, la soluzione più efficace e non letale alla portata di tutti. Secondo l’istituto, gli spray sono “la migliore e unica misura di protezione in una interazione ravvicinata uomo-orso” e sono i dati a parlare.

In Trentino, invece, sono state emesse ordinanze per l'abbattimento degli orsi, che ricordiamo essere stati importati dalla Slovenia nell'ambito del progetto europeo Life Ursus. Ma non ci sono limiti d'accesso e gli orsi non sono monitorati costantemente con radiocollare. La domanda, quindi, è cosa è stato fatto per gestire questi animali.

Le condanne a morte degli orsi in Trentino non possono e non devono essere una soluzione. Non risolvono il problema a monte e non servono a nulla. La soluzione, quindi, dovrebbe essere la messa in atto di misure di protezione efficaci per garantire la sicurezza dei cittadini e la tutela degli orsi. Ci sono molti esempi di successo in Italia e in tutto il mondo di come è possibile convivere con gli orsi, proteggendoli e proteggendo le persone.

Le condanne a morte degli orsi in Trentino non possono e non devono essere una soluzione.

In Abruzzo, ad esempio, i pollai "antiorso" sono nati con lo scopo principale di prevenire le predazioni all'interno dei centri abitati da parte degli orsi confidenti, superando anche le difficoltà legate alla manutenzione delle recinzioni elettrificate. Inoltre, i cani possono essere condotti solo nelle aree di fondovalle, al guinzaglio, per evitare che incontrino la fauna selvatica.

Queste misure si basano sulla comunicazione, la sensibilizzazione e la collaborazione delle comunità locali, e sono mirate a prevenire i conflitti tra gli esseri umani e gli animali selvatici. Tuttavia, l'educazione e la sensibilizzazione da sole non sono sufficienti, e servono anche investimenti nella messa in sicurezza delle zone di interesse degli orsi.

In Trentino, i cittadini e gli attivisti per la tutela degli animali chiedono un cambio di rotta nella gestione degli orsi. Sostengono che le condanne a morte degli animali non sono la soluzione e che servono invece misure di protezione efficaci per garantire la sicurezza dei cittadini e la tutela degli orsi.

L'approccio della gestione degli orsi "problema" è obsoleto e non funziona. È necessario un cambiamento culturale, che veda la fauna selvatica come parte integrante del nostro ecosistema e che valorizzi la biodiversità e l'importanza degli animali selvatici.

In conclusione, la morte di Andrea Papi ha riportato in luce una questione molto articolata: come gestire gli orsi etichettati problematici e/o confidenti? In tutto il mondo, le misure per la gestione degli orsi sono molteplici e spesso efficaci, ma nel Trentino sembra mancare la volontà politica di attuarle. Ciò che serve sono misure di protezione efficaci per garantire la sicurezza dei cittadini e la tutela degli orsi, e un cambio di rotta nella gestione degli animali selvatici che li veda come parte integrante del nostro ecosistema.