Storie commoventi

Ciro: Dallo Sconosciuto alla Famiglia

By
Daniela

C'è sempre una grande luce nel buio", rifletteva Ciro in quella fredda e cupa mattina, il giorno del suo abbandono. Ma il destino, talvolta, ci sorprende e ci porta verso incontri inaspettati, accendendo una luce nella nostra vita. È proprio quello che è successo a Ciro, Silvia e Salvo.

La coppia si trovava in sella alla loro moto, dirigendosi verso Tardaria per trascorrere un fine settimana all'insegna del relax e della natura. La loro meta era un luogo incantevole, alle pendici dell'Etna, circondato da sentieri, boschi e rigogliosa vegetazione. Lì, lontano dal trambusto della città, regnava un silenzio surreale e un verde che abbagliava gli occhi. Salvo e Silvia erano immersi nella bellezza del panorama e nelle fragranze degli aghi di pino, quando all'improvviso notarono un grosso cane a quattro zampe che sembrava smarrito e cominciò a seguirli. Non stava inseguendo la loro moto, ma sembrava avere bisogno di qualcosa: affetto e gentilezza.

Senza esitazione, Silvia e Salvo decisero di fermarsi per accertarsi che il cane stesse bene e non avesse bisogno di aiuto. Ciro, come lo chiamarono, era un mix probabilmente tra un Golden Retriever e un Pit Bull, con un manto dai colori del sole siciliano a luglio, punteggiato da sfumature albicocca. I suoi occhi affascinanti catturarono subito l'attenzione della coppia, mentre la sua dolcezza ricordava quella di un barboncino. Sembrava assetato di contatto umano e di gentilezze.

Non stava inseguendo la loro moto, ma sembrava avere bisogno di qualcosa: affetto e gentilezza.

Silvia e Salvo si resero conto che il cane era in ottima salute, ma era evidente che fosse stato abbandonato. Infatti, sul collo portava ancora i segni del collare appena rimosso. Poiché aveva il pelo rasato, era chiaro che quel collare fosse stato tolto da poco, forse durante l'atto stesso dell'abbandono. Da quel momento, Ciro, così lo ribattezzarono, decise di non separarsi più da loro. Con la coda che scodinzolava di gioia, li seguì fino alla loro casa di campagna, dove Silvia e Salvo si stavano recando. La coppia decise di offrirgli cibo e acqua, convinti che una volta saziato, Ciro sarebbe ripartito per cercare la sua strada.

Ma il tempo passava, e quando le lancette dell'orologio segnarono le 23:00, Ciro era ancora lì, immobile ma fedele, sdraiato a terra, sicuro che li avrebbe rivisti. Silvia e Salvo erano prudenti, dopo tutto non sapevano nulla di quel cane misterioso che era apparso dal nulla. Nonostante questo, aprirono il loro cuore e la loro casa al dolce Ciro, lasciandolo entrare e offrendogli un cuscino per la notte. In fondo, pensavano, si sarebbero occupati di lui il giorno successivo.

Ma al risveglio, una sorpresa li aspettava: Ciro era ancora lì, felice e scodinzolante, sembrava ormai far parte della famiglia e non aveva intenzione di andarsene. La coppia decise quindi di recarsi dai carabinieri e dall'ASP competente per verificare se Ciro fosse stato microchippato e cercare di rintracciare la sua famiglia. Inoltre, pubblicarono un post su Facebook nella speranza che qualcuno lo riconoscesse. Tuttavia, nessuna famiglia reclamò il cane smarrito. Silvia e Salvo presero allora la decisione di tenerlo con loro.

Ciro diventò ufficialmente un membro della famiglia. Gli fu prontamente impiantato un microchip e portato dal veterinario per un check-up completo. Inoltre, gli venne fornita una copertura assicurativa per garantire la sua salute futura. Ciro si adattò immediatamente alla sua nuova vita e mostrò gratitudine e entusiasmo, come se sapesse di aver trovato finalmente un luogo sicuro e amorevole.

Tuttavia, dopo circa due mesi, durante un momento di gioco, Ciro cadde da un muretto e si procurò una lussazione alla rotula. Nonostante le terapie anti-infiammatorie e gli sforzi compiuti per alleviare il dolore, Ciro non mostrava segni di miglioramento. Silvia e Salvo, preoccupati per la sua salute, decisero di consultare un ortopedico veterinario per ottenere un'ulteriore opinione. L'ortopedico consigliò di eseguire una tac per approfondire la diagnosi e suggerì un intervento chirurgico per risolvere definitivamente il problema. Ciro venne sottoposto all'operazione necessaria, ma la strada verso la guarigione sarebbe stata lunga e faticosa. Durante la convalescenza, Ciro fu circondato da amore, coccole e attenzioni costanti da parte di Silvia e Salvo.

Oggi, tutti vivono felici e sereni, profondamente grati al destino che ha guidato i loro passi verso quell'incontro speciale. La storia di Ciro ha emozionato molti, dimostrando come l'amore e la compassione possano cambiare la vita di un animale abbandonato. La generosità di Silvia e Salvo nel prendersi cura di Ciro, nonostante le incertezze e le sfide, ha ispirato molte persone a considerare l'adozione di un animale in difficoltà.

L'esperienza di Ciro ci ricorda l'importanza di dare una seconda possibilità a chi è stato abbandonato o trascurato. Molte associazioni e rifugi per animali cercano famiglie amorevoli pronte ad accogliere un nuovo membro nella propria casa. L'adozione di un cane o di un gatto può portare gioia, affetto e un senso di appartenenza sia per l'animale che per la famiglia adottiva.

Questa storia ci invita a riflettere sul fatto che ogni animale abbandonato ha un passato daportare e un futuro pieno di potenzialità. Ciro è solo uno dei tanti esempi di animali che hanno trovato una nuova vita grazie all'amore e alla dedizione delle persone che li hanno accolti.