Il suo cane muore in stiva, la compagnia lo considera un "bagaglio smarrito"

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Andrea A.

All'inizio di agosto, Émilien  ha compiuto un viaggio a bordo della compagnia aerea Royal Air Maroc con destinazione Dakar. Lo studente originario di Caen (Francia) aveva portato con sé la propria cagnolina, una Bulldog francese di cinque anni.

Come spesso accade per politica aziendale, Gaby deve viaggiare in stiva. Ma durante lo scalo fatto in Marocco, il personale della compagnia gli annuncia senza fornire alcuna spiegazione che la sua cagnolina, in perfetta salute, è deceduta durante il volo.

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Fonte: @Émilien S.

Émilien ha dichiarato al giornale Ouest France :

Abbiamo pagato 150 euro extra, e abbiamo lasciato la nostra cagnolina in una gabbia sicura e confortevole. E' stata l'ultima volta che l'abbiamo vista.

"Mi è stato detto di sbrigarmi altrimenti avrei perso la coincidenza"

Nel momento in cui gli è stata comunicata la notizia, nello scalo di Casablanca, lo staff della Royal Air Maroc sembra non capire la gravità della situazione e non fornisce nessun documento ufficiale per dichiarare o attestare il decesso.

A peggiorare la situazione, la compagnia aerea non spiega, inizialmente, le circostanze della morte e si rifiuta di rivelare dove si trovano le spoglie.

"Quando ho chiesto che cosa fosse accaduto, mi è stato detto che non potevano dirmi nulla e che dovevo sbrigarmi per non perdere la coincidenza", racconta il giovane.

Fonte: @Émilien S.

Considerato come "un bagaglio smarrito"

Rifiutandosi di lasciare l'aeroporto di Casablanca senza la piccola Bulldog, Émilien e la sua famiglia insistono. Invano. Nonostante gli sforzi fatti, non riusciranno a entrare in possesso del corpo dell'animale né ad ottenere un certificato di morte.

Émilien spiega:

Mi è stato detto che il cane sarebbe stato cremato a spese della compagnia e che dovevo accettare che, nel migliore dei casi, fosse considerato come un bagaglio smarrito.
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Fonte: @Émilien S.

Morte per asfissia?

In seguito all'accaduto e al clamore riscosso dalla vicenda sui social media, la compagnia ha pubblicato un messaggio esplicativo su Facebook, declinando ogni responsabilità e spiegando che il cane era morto per asfissia.

"Il cane ha dovuto essere preso in carico e inumato dalle autorità sanitarie dell'aeroporto di Casablanca, come richiesto dal regolamento in vigore", ha precisato la Royal Air Maroc.

Précisions de Royal Air Maroc à propos du décès du chien Gabi :Tout d'abord, nous sommes très touchés et très tristes...Posted by Royal Air Maroc on Monday, August 22, 2016

Per giustificarsi ulteriormente, la compagnia ha sottolineato che i Bulldog sono cani brachicefali, noti per la loro "fragilità cardio-respiratoria".

"Royal Air Maroc considera responsabilità del proprietario il trasporto in aereo dell'animale", conclude lapidario il messaggio.

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Le jeune homme a constaté que les bagages étaient "balancés violemment" à l’aéroport et se demande si son chien n’aurait pas subi le même traitement. Source : @Émilien S.[/caption]

Una petizione per chiedere giustizia

Dall'inizio di agosto, Émilien si batte anima e corpo per far luce su questo scandalo e costringere la compagnia a rispondere dei fatti davanti a un tribunale. Fino ad oggi, non gli è stato possibile né vedere il corpo dell'animale né la gabbia in cui viaggiava:

Ho visto il modo violento in cui i bagagli venivano maneggiati. Non accuso nessuno, ma vorrei conoscere la verità. A tutt'oggi, non so dove si trovi il mio cane.

Assieme ai suoi familiari, ha deciso di contattare delle associazioni animaliste, determinato a sporgere denuncia.

Nel frattempo, il giovane ha lanciato una petizione per chiedere giustizia che ha già raccolto 10 000 firme.

Per firmarla anche tu, clicca qui.