
In un'operazione mirata e complessa, il Corpo Forestale ha catturato l'orsa Jj4, ritenuta responsabile dell'aggressione mortale del runner Andrea Papi nei boschi di Caldes in Val di Sole in Trentino. La cattura è avvenuta utilizzando trappole a tubo con della frutta dentro, in prossimità della Val Meledrio, sulla destra orografica del torrente Noce, in val di Sole", ha spiegato Raffaele De Col, dirigente del Corpo forestale.
L'orsa è stata sedata con la squadra di cattura, con la presenza di due veterinari, e successivamente trasportata al Casteller, dove è già presente l'orso M49. La cattura è stata complicata dalla presenza dei tre cuccioli dell'orsa, che sono stati rilasciati in salute, poiché totalmente autosufficienti e autonomi, essendo nella fase dello svezzamento.
La cattura dell'orsa Jj4 è stata eseguita in modo celere, rispetto alle problematiche tecniche e procedurali, come spiega il presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti: "È la dimostrazione che quando c'è la volontà e la possibilità di catturare degli animali pericolosi, le nostre strutture sono in grado di farlo velocemente".
Tuttavia, la notizia della cattura è stata accolta con soddisfazione, ma anche con amarezza e tristezza per quanto è accaduto nel frattempo, come afferma il presidente Fugatti: "È una notizia che avremmo voluto darvi nel 2020, quando la provincia di Trento emise due ordinanze, la prima per l'abbattimento, la seconda per la cattura di Jj4, cosa che non abbiamo potuto fare per le motivazioni che più volte abbiamo spiegato".
L'ordinanza di abbattimento dell'orsa Jj4 era stata emessa dalla provincia autonoma di Trento, ma nel frattempo è stata sospesa dal Tar di Trento fino all'udienza fissata per l'11 maggio. Le associazioni animaliste Enpa, Leidaa e Oipa hanno diffidato la provincia autonoma di Trento dal mettere in atto qualsiasi azione che possa ledere l'incolumità dell'orsa Jj4, catturata questa notte.
Il presidente Fugatti ha poi dichiarato: "Chi vuole bene a questo progetto (Life Ursus ndr) ci aiuti a trasferire gli altri esemplari. In caso contrario, questo progetto fallirà. Perché ci saranno altri attacchi".
Inoltre, in merito alla proposta avanzata dalla Lav (Lega Anti Vivisezione) di accogliere l'orsa Jj4, Fugatti ha ribadito la sua linea: "Per la proposta della Lav, e di chiunque altro si proponga ad accoglierli, abbiamo 70 orsi in eccesso, di orsi ne abbiamo, per chi vuole ospitare esemplari, attendiamo proposte per gli altri 70".
Rispetto all'eventuale abbattimento dell'orsa Jj4, De Col ha specificato che "l'eutanasia sarà la modalità dell'eventuale abbattimento, come per tutti gli animali di affezione quando sono arrivati al limite della loro vita. Non esiste l'idea dello sparo cruento, se non in condizioni di immediato pericolo".
È importante sottolineare che l'orso bruno è una specie protetta dalla Convenzione di Berna e che la sua conservazione è un obiettivo importante dell'Unione Europea, attraverso il Piano d'Azione per gli Orsi. Tuttavia, l'aumento della popolazione di orsi in alcune zone può causare conflitti con l'uomo, come nel caso dell'orsa Jj4.
Secondo le autorità locali, il numero di orsi in Trentino ha superato il limite di tolleranza, ma le associazioni animaliste sostengono che il vero problema non è la presenza degli orsi, ma la coesistenza tra gli animali selvatici e gli esseri umani.
Inoltre, la cattura dell'orsa Jj4 solleva nuovamente il dibattito sulle politiche di gestione degli orsi selvatici in Italia. Alcune associazioni animaliste e ambientaliste chiedono una gestione più efficace delle popolazioni di orsi, attraverso interventi di prevenzione dei conflitti e l'adozione di misure di gestione del territorio che consentano la coesistenza tra gli animali selvatici e gli esseri umani.
In particolare, si propone di adottare misure di dissuasione, come l'utilizzo di recinzioni elettrificate, per prevenire gli attacchi degli orsi, e di promuovere la raccolta differenziata dei rifiuti, per ridurre l'attrattività del territorio per gli animali.
Inoltre, alcune associazioni chiedono di adottare un approccio più attento alle esigenze degli orsi e di investire maggiormente in programmi di ricerca e conservazione per migliorare la conoscenza della biologia e dell'ecologia degli orsi, nonché delle dinamiche delle popolazioni e dei loro habitat.
In conclusione, la cattura dell'orsa Jj4 rappresenta un importante passo avanti nella gestione degli orsi selvatici in Italia, ma solleva anche alcune questioni importanti sulla coesistenza tra gli animali selvatici e gli esseri umani e sulla necessità di adottare politiche di gestione più efficaci e sostenibili.