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Canine Task Force: difesa contro la Xylella

By
Daniela

La Xylella fastidiosa rappresenta una minaccia per gli ulivi italiani e dell'intera area del Mediterraneo. Giunta in Italia grazie ad alcune piante importate dall'America Latina, la malattia sta mettendo a rischio il patrimonio olivicolo del nostro Paese. Le autorità competenti stanno mettendo in campo tutte le armi a loro disposizione per combatterla, tra cui la "task force cinofila anti Xylella".

La "task force cinofila anti Xylella" è composta da sei cani addestrati per individuare le piante infette dal batterio e bloccarne la diffusione. L'organizzazione italiana di agricoltori Coldiretti ha presentato la mappa delle armi utilizzate per prevenire la diffusione del batterio, tra cui appunto i cani addestrati. Questi cani sono stati presentati in occasione della giornata in difesa degli ulivi al Villaggio contadino della Coldiretti di Bari.

La "task force cinofila anti Xylella" è composta da sei cani addestrati per individuare le piante infette dal batterio e bloccarne la diffusione.

La squadra di cani addestrati è composta da due Jack Russell, un pastore belga Malinois, un segugio, un Labrador Retriever e uno Springer Spaniel Inglese. Questi cani saranno utilizzati anche in porti, aeroporti e vivai per individuare le piante infette attraverso il loro olfatto sviluppato e bloccarle prima che possano entrare nei confini nazionali o essere messe in commercio.

Secondo la Coldiretti, la rapidità di intervento sui focolai rappresenta un elemento strategico fondamentale per eliminare la diffusione della malattia. Per questo motivo, è stato sviluppato il primo tampone rapido anti Xylella, un dispositivo portatile per la diagnosi simultanea della presenza e della replicazione attiva del batterio in tessuti di pianta e insetti vettori. In questo modo, è possibile isolare immediatamente l'ulivo infetto ed evitare che la malattia si diffonda ad altri alberi circostanti.

L'addestramento dei cani richiede tempo e pazienza. I cani vengono addestrati a riconoscere l'odore delle piante malate utilizzando campioni di tessuti vegetali. Successivamente, i cani vengono portati nei campi di ulivi e lasciati liberi di annusare le piante. Quando un cane individua una pianta infetta, segnala al proprio addestratore che poi può intervenire tempestivamente.

L'utilizzo dei cani addestrati rappresenta solo una delle armi utilizzate per combattere la Xylella. Le autorità stanno anche utilizzando i droni per individuare dall'alto le piante malate e gli innesti per salvare gli ulivi secolari. Inoltre, le ricerche di laboratorio stanno studiando nuove varietà resistenti alla malattia.