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Canine-guida respinti da B&B: indignazione

By
Daniela

Una coppia di non vedenti romani, Vincenzo D'Angiò e Nadia Vattiata, è stata respinta da un B&B di Palermo perché accompagnata dai loro cani-guida. La struttura ricettiva non ammetteva gli animali, il che ha costretto la coppia a cercare una sistemazione alternativa. Tuttavia, nessuno degli altri B&B che hanno contattato ha accettato Happy e Quari, i due Labrador che li guidano in ogni loro passo. Solo l'aiuto di un amico palermitano ha permesso loro di trovare un altro bed and breakfast disponibile. La vicenda ha causato la protesta dell'Unione italiana ciechi, che ha espresso anche la propria indignazione per le modalità della disdetta da parte del B&B.

In un primo momento, la coppia aveva ottenuto la prenotazione, ma solo in seguito i responsabili della struttura si sono resi conto della presenza dei due cani. Così, hanno contattato telefonicamente Vincenzo e Nadia, che erano in treno fra Roma e Palermo, e li hanno informati che non avrebbero potuto ospitarli. Ciò ha provocato forte sdegno nella coppia, che si è detta "umiliata e mortificata". "Hanno offeso la nostra dignità", hanno affermato i due. "Anche se non vedenti, siamo persone autonome. Giriamo il mondo e per legge i nostri cani possono entrare in qualsiasi struttura". Vincenzo e Nadia avevano pagato anche la caparra del 30 per cento, che ora chiedono di restituire.

I cani-guida sono cani addestrati per assistere le persone non vedenti o ipovedenti nella loro vita quotidiana.

L'Unione italiana ciechi e ipovedenti ha commentato la vicenda, ribadendo che "il cieco con il cane guida può entrare in tutti i luoghi aperti al pubblico", come previsto dalla legge 37/1974, aggiornata poi con la legge 60 del 2006. Secondo Tommaso Di Gesaro, presidente della sezione palermitana dell'Unione ciechi e ipovedenti, il cane guida è "un vero compagno di libertà". "Ogni rifiuto di questa nostra libertà costituisce una violazione dei nostri diritti umani basilari", ha concluso.

I cani-guida sono cani addestrati per assistere le persone non vedenti o ipovedenti nella loro vita quotidiana. Sono addestrati per guidare le persone lungo i percorsi, segnalare i pericoli, attraversare le strade, salire e scendere dai mezzi di trasporto pubblico, trovare le porte e molte altre attività. I cani-guida sono considerati strumenti di lavoro e compagni di vita insostituibili dai loro proprietari non vedenti.

L'utilizzo di un cane-guida è un diritto garantito dalle leggi di molti paesi. In Italia, la legge 37/1974 garantisce il diritto ai non vedenti di essere accompagnati dai loro cani-guida in tutti i luoghi aperti al pubblico. La legge stabilisce inoltre che i proprietari di cani-guida non vedenti non sono obbligati a pagare extra per il loro animale e che i cani-guida sono esenti dalle norme di divieto di accesso ai luoghi pubblici che vietano l'ingresso degli animali.

Tuttavia, nonostante le leggi, le persone non vedenti o ipovedenti che si affidano ai cani-guida spesso incontrano difficoltà nell'accesso ai servizi e alle strutture pubbliche. Anche se i cani-guida sono addestrati e si comportano in modo impeccabile, ci sono ancora molti luoghi che li escludono.

La formazione dei cani-guida è costosa e richiede molto tempo, ma il loro contributo alla vita dei loro proprietari non vedenti è inestimabile. Questi animali non solo permettono ai loro proprietari di essere più indipendenti e di vivere una vita più autonoma, ma sono anche compagni fedeli e affettuosi. I cani-guida consentono alle persone non vedenti di partecipare alla vita sociale, lavorativa e culturale, garantendo loro un'esperienza di vita più completa.

L'utilizzo di cani-guida può essere anche un'opportunità di lavoro per le persone che amano gli animali. Addestrare cani-guida richiede competenze e conoscenze specializzate, e ci sono molte organizzazioni che si occupano della formazione dei cani-guida e dei loro proprietari non vedenti. In Italia, ad esempio, l'Unione italiana ciechi e ipovedenti e la Fondazione La Stampa - Specchio dei Tempi collaborano per garantire l'accesso ai cani-guida a tutti i luoghi pubblici.