Un evento scioccante si è svolto proprio sotto il mio studio: un fidanzato vendicativo ha abbandonato un cane indifeso con le zampe incollate insieme e stretto saldamente a una saracinesca di un negozio. Sotto il sole cocente, con le cuffie nelle orecchie e una borsa legata intorno al collo contenente un anello e un biglietto di addio. Una crudeltà inaudita, ma il colpevole non sapeva di aver lasciato l'animale proprio sotto l'ufficio di Paola Brambilla, la Garante per i Diritti degli Animali di Bergamo.
Queste sono le parole condivise da Paola Brambilla sulla pagina Facebook dell'ente lombardo, mentre raccontava la storia di un crudele atto di vendetta che ha preso di mira una donna utilizzando un animale innocente. L'uomo ha immobilizzato le zampe del cane con del nastro adesivo e lo ha legato saldamente con una catena corta alla saracinesca di un negozio in via Moroni, nel centro di Bergamo. Il movente di questo gesto diventa evidente dagli oggetti lasciati attorno all'animale: una borsa contenente un anello e un biglietto di addio indirizzati all'ex fidanzata, che casualmente vive nello stesso palazzo in cui è stato ritrovato il povero animale.
"[Quell'uomo non ha fatto i conti neanche con] i cittadini di Bergamo che amano gli animali: abbiamo reciso la catena, liberato le zampe della cucciolona e chiamato immediatamente la polizia locale," ha scritto ancora Paola Brambilla nel suo post sulla pagina Facebook dell'organizzazione, concludendo con forza: "Le vendette su donne e animali non hanno cittadinanza!"
Fortunatamente, il cane sta bene e gli agenti intervenuti si sono presi cura di lui. Brambilla ha sporto denuncia contro ignoti e attualmente sono in corso le indagini per individuare l'autore di questo vile gesto.
La vicenda ha suscitato indignazione e rabbia non solo tra gli amanti degli animali, ma anche nella popolazione di Bergamo. Molti cittadini si sono uniti all'appello di Brambilla per combattere ogni forma di crudeltà verso gli animali. La solidarietà è emersa in tutto il territorio, con numerosi messaggi di sostegno e offerte di aiuto per il cane.
Nonostante l'esperienza traumatica, il cane ha dimostrato una straordinaria forza interiore. Dopo essere stato liberato dalla prigionia, è stato immediatamente portato in una struttura veterinaria dove è stato visitato e curato da esperti. Gli specialisti hanno confermato che, nonostante lo stress e l'angoscia subiti, l'animale non ha riportato gravi lesioni fisiche. Tuttavia, si sta monitorando attentamente il suo stato per valutare eventuali conseguenze psicologiche e fornire tutto il supporto necessario per aiutarlo a superare questa terribile esperienza.
Inoltre, la vicenda solleva importanti questioni sulla protezione degli animali e la necessità di rafforzare le leggi contro la crudeltà. È fondamentale che tali atti di maltrattamento non restino impuniti e che coloro che commettono tali gesti vengano identificati e puniti secondo la legge.
Questa storia di crudeltà verso un animale ha scosso profondamente la comunità di Bergamo. Tuttavia, ha anche suscitato una forte reazione di solidarietà e impegno per proteggere e difendere gli animali. È un monito che ci ricorda l'importanza di promuovere una cultura di rispetto e compassione verso tutte le creature viventi, affinché episodi come questi non si ripetano mai più.