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Animali in pericolo nei festeggiamenti a Napoli

By
Daniela

La città di Napoli ha assistito a una serie di manifestazioni incontrollate di gioia poco ortodosse per festeggiare il terzo scudetto della squadra del Napoli. Tuttavia, questi festeggiamenti hanno incluso l'uso degli animali come parte della celebrazione. Domenica 7 maggio, un cavaliere molto audace si è messo a scorazzare per Napoli con due equidi, un cavallo e un pony, raggiungendo piazza Municipio e facendo selfie accompagnati da musica trap e neomelodica davanti alla fortezza del Maschio Angioino. Inoltre, il cavaliere portava legato un piccolo pony che si tirava dietro con una corda.

Gli animalisti a Napoli sono indignati per l'uso degli animali durante i festeggiamenti. Essi chiedono maggiori controlli e maggiori presenze sul territorio di chi dovrebbe tutelare gli animali dalle umane follie o atti delinquenziali. Molti sono delusi perché le autorità non hanno agito per fermare l'uso degli animali nelle celebrazioni. I festeggiamenti con gli animali, in particolare la corrida, sono un classico. Tuttavia, molti avevano previsto cose anche peggiori di quelle che sono accadute.

Molti sono delusi perché le autorità non hanno agito per fermare l'uso degli animali nelle celebrazioni.

Recentemente, gli animalisti hanno denunciato l'uso di un asinello durante i festeggiamenti nella zona elegante di Chiaia, completamente avvolto da sciarpe e colori azzurri della squadra. L'asinello, tuttavia, faceva una comparsata in uno spettacolo teatrale chiamato "La festa di Montevergine" di Raffaele Viviani. L'amministratore del teatro Sannazaro, Salvatore Vanorio, ha risposto alle accuse affermando che l'asinello viene trattato benissimo nel pieno rispetto dei suoi diritti e che rimane in scena solo per pochi minuti. Vanorio ha anche sottolineato che l'asinello viene trasportato in un mezzo omologato che lo riporta alla sua fattoria dopo lo spettacolo. Tuttavia, un acquafrescaio vicino al teatro ha messo un drappo azzurro sull'asinello mentre attendeva di essere riportato a casa e si è fatto le foto. Questo incidente è stato risolto, ma potrebbe essere evitato usando i mezzi tecnologici a disposizione per risparmiare stress agli animali.

Pochi giorni dopo, i tifosi del Napoli hanno fatto salire su un carro un asino completamente avvolto da un vessillo biancoazzurro e il tour paese-paese si è fermato poi nella piazza di uno di questi piccoli centri, Vitulano. Il deputato dei Verdi Francesco Borrelli, che spesso sporge denunce contro chi usa a sproposito gli animali, ha pubblicato il video sui social sollecitando un sequestro dell'asino. L'asinello sarebbe ora in un maneggio della zona.

Domenica scorsa, il cavaliere che aveva precedentemente fatto un giro per Napoli ha riprovato. Partito da Caivano a nord di Napoli, come se fosse nel vecchio West, il cavaliere ha raggiunto il cuore della città senza colpo ferire con ben due equidi, stando in sella al più grande, mentre trainava il pony. Nessuno ha segnalato alla ASL veterinaria, ma sui social si è fatto molto clamore. Non sempre chi si scandalizza su internet sporge denuncia, tuttavia.

Secondo l'avvocato Laura Mascolo, penalista che difende spesso nei tribunali l'associazione Horse Angels, "purtroppo dal punto di vista del Codice della strada, i cavalli sono equiparati a dei mezzi di trasporto e quindi sono soggetti alle regole stradali, cioè devono tenere la destra, devono trainare mezzi omologati con licenza e con targa." Tuttavia, le violazioni contenute nel cosiddetto Codice per la tutela e la gestione degli equidi, secondo la Suprema Corte, non configurano il maltrattamento di animali perché è privo di efficacia cogente, in quanto non è stato approvato con una specifica legge. Ciò non toglie, però, che il maltrattamento dal punto di vista penale non è solo quello che cagiona una lesione all'animale ma anche quello che sottopone a sevizie, a comportamenti e fatiche insopportabili per l'animale in relazione alle sue caratteristiche etologiche. "E sicuramente un cavallo o un asino come quello del Beneventano, inseriti in un contesto dove si sparano fuochi di artificio, si suonano trombe da stadio a gas estremamente rumorose o si fanno schiamazzi con assembramenti di persone, di auto strombazzanti e ad altri mezzi, subiscono dei traumi che, oltretutto, potrebbero causare paura e relative reazioni pericolose per se stessi e per le persone."

L'asinello è il simbolo della squadra del Napoli fin dagli anni Trenta. Il guaio lo fece un giornalista che, vedendo nel campionato del 1926 un Napoli che arrancava, riferendosi allo stemma della squadra azzurra che includeva un energico cavallo, scrisse: "Ato ca cavallo sfrenato, a me me pare ‘o ciuccio ‘e fichella, trentatré chiaje e a coda fraceta!" Che tradotto significa: "Altro che cavallo senza freni, il Napoli mi pare l'asino di Fichella con 33 piaghe e la coda marcia." Fichella, pare fosse un contadino che viveva vicino allo stadio, allora alla periferia della città, che lo usava per raccogliere fichi. L'anno successivo, la società sostituì nello stemma il cavallo rampante con l'asino. Durante la partita Napoli-Juventus del 23 febbraio 1930, toccò a un asino sfilare in campo mentre gli azzurri perdevano per 2 a 0. Grazie al "portafortuna", pareggiarono. Da allora, il motto "Ciuccio, fa' tu" è spesso scritto negli striscioni dei tifosi.

In conclusione, è importante che gli animali siano rispettati e protetti da comportamenti irresponsabili e pericolosi. Anche se il Codice della Strada non fornisce una specifica regolamentazione per il trasporto degli equidi, è essenziale che le autorità competenti intervengano per prevenire abusi e atti di violenza nei confronti degli animali. Gli animalisti e altre organizzazioni di tutela degli animali chiedono maggiori controlli e una maggiore presenza sul territorio di chi dovrebbe tutelare gli animali dalle umane follie o atti delinquenziali e che sistematicamente si sentono traditi.